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Pile: il 40% dell’energia finisce nel cestino

Ingannati dal malfunzionamento di un dispositivo spesso gli italiani gettano pile che contengono ancora elevate quantità di energia

(Rinnovabili.it) – Sono numerosi i modi per risparmiare energia e un accorgimento in più si può adottare seguendo i consigli di chi l’energia la conosce da molto tempo. E’ il caso della Duracell, nota azienda produttrice di pile, che ha rivelato come una volta su tre gli accumulatori alcalini vengano gettati con all’interno ancora il 40% dell’energia utilizzabile.

Ogni anno, ha valutato la società, finiscono nei cestini circa 200 milioni di batterie per un totale di 900.000 kWh sprecati in 12 mesi, equivalente alla quantità di energia necessaria per alimentare a pieno regime circa 300.000 abitazioni per un’ora.

 

I dati rivelati, contenuti nel rapporto redatto con la collaborazione dell’European Recycling Platform (ERP) offre quindi una fotografia preoccupante di come gli italiani si rapportino all’energia. Per ovviare alla delicata problematica la società sta quindi offrendo diverse soluzioni che aiutano il consumatore a capire quando è realmente arrivato il momento di acquistare nuove pile.

 

“Duracell è impegnata nello sviluppo di una vasta gamma di soluzioni per far sì che i consumatori sfruttino questa energia più a lungo, non solo con le pile, ma con una serie di dispositivi portabili e con capacità di ricarica in grado di soddisfare le diverse esigenze” ha commentato Daniela Cappello, Scientific Communications P&G chiarendo che spesso quando i dispositivi smettono di funzionare, non sempre le pile al loro interno sono effettivamente esaurite. E’ infatti comune che alcuni dispositivi ad alto consumo, tra cui la fotocamera digitale, a volte smetta di funzionare quando la pila ha ancora disponibile più del 60% della sua energia che potrebbe essere utilizzata per il funzionamento dei giocattoli per bambini o un telecomando.