(Rinnovabili.it) – Nella notte tra sabato e domenica è stata l’ora legale: 60 minuti di sonno in meno per tutti, che tuttavia hanno regalato in cambio un’ora di luce in più la sera. E come ogni anno Terna torna a ricordarci i benefici legati allo spostamento in avanti delle lancette, in termini di minori consumi energetici e di euro risparmiati in bolletta. Nei prossimi sette mesi, infatti, la società prevede una riduzione complessiva dei consumi di energia elettrica pari a 556,7 milioni di kilowattora, vale a dire lo stesso quantitativo consumato in un anno da circa 200 mila famiglie italiane. Una riduzione che corrisponde ad un taglio della spesa in bolletta di ben 92,6 milioni di euro complessivi (calcolando che un kilowattora costa oggi al cliente finale una media di 16,6 centesimi di euro al netto delle imposte).
Le nuove cifre si vanno così ad aggiungere a quelle già rilevanti presentate da Terna tra il 2004 e il 2013, ovvero un totale di circa 6,6 miliardi di kilowattora in meno, corrispondenti a circa 950 milioni di euro di minor costo. Questo risparmio va anche inquadrato nella cornice di una maggiore richiesta di energia elettrica nei mesi estivi più caldi a causa dei condizionatori d’aria. “Nel periodo primavera-estate, – scrive l’operatore sul proprio sito web – il mese che segna il maggior risparmio energetico stimato è Aprile, con 144,2 milioni di kilowattora (pari al 26% del totale). In autunno, invece, il primato va al mese di Ottobre con 152,3 milioni di kilowattora risparmiati. Ciò è dovuto al fatto che Aprile ha giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento”.