L’Unione europea potrebbe risparmiare centina di miliardi l’anno riducendo il consumo di energia primaria del 35% rispetto ai livelli del 2005
“Questi risultati dovrebbero servire come campanello d’allarme”, spiegano le associazioni ambientaliste avvertendo che l’obiettivo non vincolante del pacchetto “20-20-20”, in tema di efficienza energetica, rischia oggi di non essere raggiunto entro i tempi stabiliti senza un supporto forte e ragionato da parte della Commissione Europea. Come spiega Brook Riley, attivista di Amici della Terra Europa “Un’azione dura per l’efficienza energetica produrrebbe notevoli risparmi finanziari equivalenti al PIL annuale della Danimarca, ma i governi non riescono ad abbracciare il risparmio energetico, nonostante i vantaggi economici in bolletta, la possibilità di creare nuovi posti di lavoro. L’UE ha bisogno di mettere velocemente il risparmio energetico al vertice delle sue priorità, fissando obiettivi vincolanti per il 2020 e il 2030”.