(Rinnovabili.it) – Luci e lampioni costituiscono una parte vitale delle infrastrutture urbane, ma al tempo stesso sono responsabili di una quantità significativa di elettricità consumata e di gran parte dell’inquinamento luminoso proprio delle città. Per arginare il problema il Governo britannico ha annunciato l’intenzione di diminuirne l’intensità e ed in alcuni casi addirittura di spegnere migliaia di chilometri di strade di classe A, vale a dire dorsali e strade intermedie. La speranza palesata è che la misura possa contribuire in maniera efficace sia al risparmio energetico sia alla riduzione delle emissioni di CO2 connesse alla fonte impiegata per fornire la luce.
Il piano è stato rilasciato dall’Agenzia Highway incaricata da Londra di “ridurre al minimo la luce invadente” spegnendo completamente i lampioni in determinati momenti della giornata o diminuendo la loro luminosità. Più di 80 chilometri di rete autostradale hanno già sperimentato l’iniziativa e l’agenzia ha ora il compito di individuare altre 2.500 miglia di strade in cui replicare il progetto di risparmio energetico. A sostenere l’iniziativa è il ministro dei trasporti Norman Baker, convinto che sia “giusto che le autorità prendano in considerazione, ai fini della riduzione dei costi e della protezione ambientale, la possibilità di oscurare o spegnere l’illuminazione, coerente con adeguate valutazioni di sicurezza”.
Secondo Nigel Parry della Institution of Lighting Professionals, gli automobilisti non dovranno preoccuparsi di eventuali “effetti collaterali”. “L’idea è che quando il traffico è al suo massimo, come ad esempio durante l’ora di punta al mattino e alla sera, le luci siano perfettamente in funzione”, ha detto. “Quando diminuiscono i veicoli in circolazione, i lampioni possono essere affievoliti. È possibile mantenere la sicurezza e utilizzare la metà dell’energia”.