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Dal Mise ultimi decreti per l’efficienza energetica negli edifici

Con l’entrata in vigore dei nuovi provvedimenti, ad ottobre, la direttiva europea sull'efficienza energetica dovrebbe essere completamente recepita

Dal Mise ultimi decreti per l’efficienza energetica negli edifici

 

(Rinnovabili.it) – Il quadro normativo in materia di efficienza energetica si completa con nuovi strumenti messi in campo dal governo. Si tratta di tre provvedimenti approvati con la firma del ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, insieme a quelle dei titolari di altri dicasteri: Delrio, Galletti, Lorenzin, Madia e Pinotti.

Il primo decreto, spiega una nota del Mise, è volto alla definizione delle nuove modalità di calcolo della prestazione energetica e i nuovi requisiti minimi di efficienza per i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazione.

 

Un secondo decreto adegua gli schemi di relazione tecnica di progetto al nuovo quadro normativo, in funzione delle diverse tipologie di opere: gli schemi dovranno fare riferimento a procedure differenziate a seconda che si tratti di nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni energetiche.

Con il terzo decreto, infine, sono state aggiornate le linee guida per la certificazione della prestazione energetica degli edifici (Ape).

Il nuovo modello di certificazione varrà per tutto il territorio nazionale e, nelle intenzioni del ministro, dovrebbe affiancarsi ad un nuovo schema di annuncio commerciale e al database nazionale dei certificati energetici (Siape), offrendo a cittadini, amministrazioni e operatori maggiori informazioni riguardo all’efficienza dell’edificio e degli impianti. Dovrebbe facilitare il confronto della qualità energetica tra diverse unità immobiliari e contribuire ad orientare il mercato verso edifici che vantano quella migliore.

 

Dal Mise ultimi decreti per l’efficienza energetica negli edifici -«Con l’emanazione di questi provvedimenti – si legge nella nota del ministero dello Sviluppo Economico – si compie un passo importante verso l’incremento degli edifici a energia quasi zero». A partire dal 1 gennaio 2021, secondo l’iter previsto, i nuovi edifici e quelli che affrontano significative ristrutturazioni dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre al minimo i consumi energetici, che andranno coperti in buona parte con l’uso delle fonti rinnovabili.

Scadenza più vicina per gli edifici di proprietà della pubblica amministrazione: è stata anticipata al 1 gennaio 2019. I tre provvedimenti, che saranno pubblicati a breve in Gazzetta Ufficiale, entreranno in vigore il 1 ottobre 2015 e dovrebbero costituire l’ultimo passaggio del recepimento della direttiva europea sull’efficienza energetica. Una risposta per Bruxelles, che ad aprile aveva minacciato proprio l’Italia di avviare una procedura di infrazione per le sue lungaggini.