I benefici economici e ambientali della micro-cogenerazione
(Rinnovabili.it) – Efficiente ed ecologica. Basterebbero questi due aggettivi per descrivere i benefici della micro-cogenerazione, tecnologia che permette la produzione combinata di calore ed elettricità su piccola scala (impianti sotto i 50 kW). Ma l’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano ha scelto di approfondire la questione con un’analisi delle potenzialità di mercato. I risultati dello studio sono stati presentati ieri durante un workshop organizzato con i partner Asja Ambiente Italia e TOTEM Energy.
“Il nostro obiettivo è stato quello di quantificare i benefici da un punto di vista numerico”, spiega Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy & Strategy Group. “Siamo partiti dai modelli di business con i quali i sistemi di micro generazione vengono proposti sul mercato, identificandone tre: servizio energia, servizio energia con revamping e quello chiavi in mano (turn key) […] Accanto a questo abbiamo analizzato quattro ambiti di applicazione”, ossia alberghi, piscine, case di cura e PMI.
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Quello che è emerso da tutti e quattro i casi studio è come gli impianti di micro-cogenerazione offrano indici economici estremamente interessanti, con risparmi economici sulla bolletta che possono arrivare, a seconda del caso, fino al 40 per cento.
In generale per la formula “turn key” che prevede la consegna al cliente dell’impianto pronto per l’esercizio, si ha un Pay Back Time (PBT) -, ovvero il tempo necessario affinché la somma dei valori attuali generati dall’investimento sia sufficiente a ripagare l’investimento iniziale – inferiore a 3,5 anni, che arriva a 2,6 nel caso degli alberghi. Per la formula servizio energia, dove il fornitore del servizio effettua l’investimento iniziale rimanendo proprietario dell’impianto, il BPT è inferiore a 3,5 anni senza revamping e si abbassa sotto i 3 anni con l’opzione revamping. In questo caso i migliori tempi di ritorno sono riscontrabili nel caso studio PMI, con valori sotto i 2,2 anni.
Altro elemento degno di nota: i micro-cogeneratori offrono consistenti risparmi ambientali, dal momento che non producono polveri sottili e che sono in grado di emettere fino al 90 per cento di ossidi di azoto in meno rispetto a una tradizionale caldaia a metano. “Di conseguenza, i vantaggi ambientali di questa tecnologia si traducono di fatto in vantaggi per la nostra salute – spiega Asja Ambiente Italia in una nota stampa – se la micro-cogenerazione venisse utilizzata in alberghi, piscine, case di cura e piccole e medie imprese – tutti ambiti di applicazione le cui caratteristiche garantirebbero peraltro un notevole risparmio economico – in 10 anni si annullerebbero le emissioni di circa 1.700.000 automobili (con riferimento alle emissioni di polveri sottili), con un risparmio per la nostra sanità di oltre 600 milioni di euro”.
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