Il nuovo rapporto BNEF sul mercato dell’accumulo energetico
(Rinnovabili.it) – Il futuro dell’energy storage? Lo scriveranno Stati Uniti, Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia, Germania, India e Regno Unito. Sono queste le otto nazioni che Bloomberg New Energy Finance (BNEF) individua come i mercati che guideranno la crescita dell’accumulo energetico mondiale. Una crescita che sarà esplosiva: da oggi al 2030 il settore aumenterà di ben sei volte le sue dimensioni, raggiungendo una capacità di 305 GWh a livello globale (e una potenza di 125 GW).
Il primo elemento evidenziato nel nuovo Energy Storage Forecast 2017-30 di BNEF è l’avvicinamento della traiettoria dell’accumulo energetico a quella mostrata dal fotovoltaico tra il 2000 e il 2015. Si tratta di anni in cui la produzione mondiale di energia solare mondiale è cresciuta di sette volte. Trend ricalcati in un certo senso anche per quanto riguarda i costi tecnologici, vero driver dello sviluppo dello stoccaggio energetico. Il report calcola che, solo nel caso dei sistemi di batterie agli ioni di litio, si debba attendere una riduzione annuale dei prezzi di circa il 10% da oggi al 2020 e del 7 per cento l’anno fino al 2030.
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“L’industria è appena iniziata”, spiega l’analista BNEF, Yayoi Sekine, autore principale del rapporto. “Con così tanti investimenti nella tecnologia delle batterie, i costi in calo e l’aggiunta significativa di eolico e fotovoltaico in tutti i mercati, lo stoccaggio di energia svolgerà un ruolo cruciale nella trasformazione energetica”. A guidare “la carica” dell’accumulo energetico saranno soprattutto gli otto paesi sopracitati che rappresenteranno collettivamente il 70 per cento della capacità installata complessiva nel 2030. In questo contesto, come si può notare nel grafico, gli Stati Uniti si ritaglieranno un posto di primo piano.
D’altra parte, le basi per uno sviluppo solido e progressivo ci sono tutte: dalle soluzioni domestiche legate all’autoconsumo a quelle su scala utility, il comparto incarna quella promessa di flessibilità che manca oggi alle fonti rinnovabili non programmabili. Ma saranno i primi sistemi le vere stelle del mercato. Gli analisti si aspettano che per la fine del prossimo decennio fino a 69 GW / 157 GWh siano installati con sistemi “Behind The Meter”, ossia impianti alimentati a rinnovabili che producono energia destinata all’utilizzo in loco da parte di una casa, uffici o un’altra struttura commerciale. Questo settore rappresenterà per la fine del 2030 più del 50 per cento della capacità totale. Infine, il capitolo investimenti: il documento di Bloomberg prevede che, nei prossimi 13 anni, il settore attirerà fino a 103 miliardi di dollari.