E' stata presentata a Madrid la Piattaforma di sensibilizzazione che punta ad incrementare la diffusione di impianti green per l'autoproduzione di elettricità
Sostenuta anche da associazioni ambientaliste del calibro di Greenpeace e WWF la Piattaforma è stata realizzata per dar voce e unire gli sforzi di molti a favore della diffusione delle rinnovabili e per “sostenere un regolamento che contribuisca ad una maggiore diffusione della generazione distribuita e del consumo energetico” hanno commentato i promotori. “La generazione distribuita è ciò che meglio definisce il modello energetico che proponiamo” ha detto il presidente della Fondazione rinnovabili, Javier Garcia Breva. “L’autoconsumo di energia è risparmio, non la generazione di altra energia. E i consumatori dipendenti verranno sostituiti da quelli autonomi. Dobbiamo fare in modo che ciò costituisca un nuovo diritto di cittadinanza, in modo da consentire a tutti l’accesso alle fonti rinnovabili”.
Nel regime di autoconsumo, è stato specificato, è il consumatore a produrre l’energia di cui ha bisogno sfruttando un impianto che deve essere collegato alla rete, in questo modo si può consumare l’energia prodotta o immetterla nel circuito di distribuzione ricevendo soldi in cambio. In questo modo si riescono a ridurre gli sprechi e le emissioni di gas serra prodotte dal consumo di carburanti fossili per la generazione di energia.