(Rinnovabili.it) – Un nuovo materiale sarà in grado di ridurre il consumo energetico degli edifici del 40%. Lo hanno ideato i ricercatori dell’Università di Madrid (UPM) che hanno sviluppato e brevettato pannelli simili a quelli normalmente realizzati in gesso in grado di immagazzinare il calore e mantenere stabile la temperatura all’interno delle stanze, senza bisogno di dispostivi di raffrescamento o riscaldamento, ma sfruttando strategie passive di soleggiamento e ventilazione naturale. Il trucco utilizzato dal team di ricerca è stato integrare ai pannelli materiali a cambiamento di fase (PCM-Phase Change Materials) ottenendo un pannello in grado di accumulare in un centimetro e mezzo di spessore almeno 5 volte l’energia termica di un tradizionale muro a secco, mantenendo la temperatura interna a livelli ottimali.
Le PCM sono sostanze che trattengono o rilasciano l’energia termica sotto forma di calore latente. Durante il giorno, il “surplus di energia” (generato dai raggi solari, dagli elettrodomestici, dagli utenti, ecc.) favorisce la liquefazione delle sostanze senza surriscaldare la stanza. Durante la notte invece, quando la temperatura esterna scende, la solidificazione delle sostanze rilascia l’energia immagazzinata nell’ambiente, evitando il sottoraffreddamento. L’effetto è quello di una parete ad elevata inerzia termica che permette un risparmio energetico pari al 40% dei normali consumi in bolletta.