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Ue: verso un mercato energetico interno completo

Maggiore competitività, chiarezza ed efficienza del mercato interno energetico garantiranno ai consumatori costi inferiori

(Rinnovabili.it) – Per offrire al consumatore energia a basso costo è necessario che il mercato energetico sia efficiente, interconnesso e trasparente. Per ottenere un tale risultato stamane la Commissione europea ha esortato gli stati membri ad accelerare gli sforzi per recepire la normativa vigente e attuarla nel minor tempo possibile.

Quando si tratta del gas e dell’energia elettrica, due cose interessano soprattutto a cittadini e imprese: sicurezza delle forniture e prezzi sostenibili. Potremo raggiungere questo risultato solo con un mercato europeo dell’energia ben funzionante” ha dichiarato Günther Oettinger, Commissario per l’Energia.

Per far sì che il mercato energetico interno venga completato entro il 2014, la Commissione ha deciso di intraprendere diverse iniziative che avranno inizio dall’attuazione delle norme relative al mercato interno e dall’applicazione delle regole di concorrenza: a 20 mesi dal termine del recepimento sono ancora numerosi gli Stati che non hanno attuato il terzo pacchetto relativo al mercato dell’energia. Per garantire il recepimento la Commissione continuerà quindi a mandare procedure d’infrazione per stimolare l’adesione degli stati.

 

Altro passaggio chiave, il rafforzamento della posizione dei consumatori. Dagli studi condotti si evince che un consumatore su tre raffronta le diverse offerte di servizi presenti sul mercato, grazie alle quali in Europa i cittadini potrebbero risparmiare fino a 13 miliardi di euro all’anno. Per ottenere tali risultati la Commissione punta a garantire al consumatore la possibilità di modificare operatore energetico entro tre settimane e senza costi.

Per facilitare inoltre la riduzione degli sprechi e dei consumi l’Europa punta anche all’istallazione di apparecchiature intelligenti in grado di rendere i consumatori più consapevoli e responsabili informando che attualmente solo 9 Stati membri (Austria, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Repubblica ceca, Regno Unito, Slovenia e Svezia) non hanno regolamentato i prezzi dell’energia al dettaglio in vigore.

In ultima analisi l’Europa deve garantire un mercato flessibile basato sul meccanismo di capacità che riesce a soddisfare la domanda energetica anche quando fonti energetiche rinnovabili come eolico e fotovoltaico non producono a sufficienza o sono inattive.