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L’Ue suggerisce nuove etichette per i sistemi di riscaldamento

L'Ue ha proposto nuove etichette tecnologicamente neutrali che aiuteranno i consumatori a fare scelte più consapevoli in linea con gli obiettivi ambientali delle nazioni

(Rinnovabili.it) – Armonizzare le etichette di caldaie e pompe di calore aiuterà i cittadini europei a fare acquisti più consapevoli. La proposta dell’Ue è stata accolta con favore anche dall’industria, consapevole che maggiore chiarezza ed etichette energetiche tecnologicamente neutrali, ovvero che si basano sulle prestazioni e non sulla tecnologia, potrebbero stimolare i mercati e aumentare le vendite ed aiutare ad abbassare la percentuale di emissioni rilasciate dal comparto.

L’Associazione dell’Industria dei Refrigeranti EPPE si è unita al coro dei sostenitori dell’etichetta unica per tutti i tipi di riscaldatori in modo da riuscire a dimostrare i vantaggi dell’utilizzo delle pompe di calore, incoraggiando le compagnie a produrre caldaie a gas più efficienti. Secondo l’Unione europea, i nuovi regolamenti sono stati progettati per aiutare i consumatori a fare una scelta più informata e consapevole sui loro acquisti, tenendo conto dei costi di gestione, così come del prezzo iniziale.

L’EPPE e l’European Heat Pump Association (EHPA) hanno quindi emesso una dichiarazione congiunta dichiarando di accogliere positivamente la proposta e di vederla come un volano per la crescita della competitività del settore.

 

“Con l’adozione dell’etichetta energetica per il riscaldamento, la Commissione europea invia un segnale molto positivo e forte ai cittadini e all’industria in Europa e stabilisce una tappa importante verso il conseguimento degli obiettivi della strategia UE 2020, in particolare per il miglioramento dell’efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili”, hanno detto.

 

Secondo le nuove regole la scala A-G includerà i diversi tipi di caldaie convenzionali, e la prima classe si distinguerà in A +, A ++ e A + + + per promuovere l’uso della cogenerazione e delle energie rinnovabili. Secondo la valutazione di impatto dell’UE i sistemi di riscaldamento costituiscono circa il 16 per cento del consumo di energia dei 27 Stati membri, pari al consumo annuo di tutta la Francia.

La Commissione prevede che le nuove etichette, insieme con la nuova progettazione ecocompatibile, ridurranno le emissioni di 110 megatonnellate di CO2 entro il 2020, pari al consumo lordo di energia della Repubblica ceca.