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L’Italia sfida il clima a colpi di efficienza energetica

(Rinnovabili.it) – Per combattere la crisi economica sono necessari obiettivi ambiziosi che mettano in evidenza l’importanza dell’efficienza energetica sia in ambito domestico che industriale. L’affermazione è la sintesi del rapporto presentato stamane a Roma in occasione del convegno “L’Italia alla sfida del clima” promosso da Legambiente e AzzeroCO2. Il documento realizzato da AzzeroCO2 e Istituto di ricerche Ambiente Italia ha sottolineato i dati relativi agli interventi previsti nel settore energetico in vista della scadenza degli obiettivi europei al 2020. Riduzione dei consumi quindi ottenuta dal 2009 a causa della crisi economica e della riduzione della produzione industriale ma legata anche alla detrazione del 55% e ai certificati bianchi, che hanno consentito di passare da un consumo finale lordo di energia di 146,5 MTEP al 2005 a 137,5 nel 2010. “I recenti provvedimenti che hanno innovato le regole riguardanti i Titoli di Efficienza Energetica vanno nella direzione giusta e valorizzeranno gli interventi più impegnativi” ha commentato Beppe Gamba, Presidente di AzzeroCO2 “Come ESCO impegnata nel settore lo riteniamo un segnale importante, ma siamo al contempo consapevoli che per raggiungere gli obiettivi nazionali ed europei di risparmio occorrono misure più forti e potenzialmente più efficaci a cominciare dalle misure di esenzione fiscali. Il nostro contributo di analisi e proposta vuole affrontare questi nodi che obiettivamente ostacolano l’azione delle imprese e degli investitori” ha concluso.

“I risultati di questo studio dimostrano quanto sia nell’interesse del Paese ridurre consumi energetici e emissioni di CO2 attraverso precise politiche di efficienza” ha dichiarato Edoardo Zanchini responsabile energia di Legambiente “L’Italia deve guardare ai vantaggi che otterrebbe in questo contesto, per i cittadini in termini di bollette meno care e lavoro, e per le imprese nel recupero di competitività. Ora occorre accelerare in questa direzione, altrimenti perderemo un’occasione anche di uscita dalla crisi economica. Per riuscirci occorre, innanzi tutto, rivedere gli obiettivi dei piani nazionali portandoli da 15 ad almeno 30 MTEP come riduzione nei consumi energetici finali da conseguire al 2020. Si deve poi costruire una vera e propria cabina di regia dell’efficienza energetica, per dare certezza alle politiche, monitorare i risultati conseguiti con incentivi e standard minimi in modo da intervenire e rendere possibile raggiungere i risultati”.

E’ infine Legambiente a sottolineare l’importanza, all’interno del Governo Monti, di nuove politiche che proroghino le detrazioni fiscali per gli interventi di efficienza energetica in edilizia e che ristabiliscano gli equilibri delle politiche ferroviarie italiane, settore che sta rischiando il tracollo a causa del taglio del 75% delle risorse necessarie al comparto per continuare a far viaggiare i convogli.

Per gli edifici è previsto che al 2021 vengano azzerati tutti i consumi energetici, ecco perché risulta così importante migliorare le prestazioni del settore anche attraverso la certificazione energetica e l’obbligo di standard di efficienza non inferiori alla Classe A.

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