(Rinnovabili.it) – Il percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica intrapreso a livello europeo e mondiale, pone grandi sfide al settore elettrico e termico. Sfide da cui dipenderà il raggiungimento o meno degli obiettivi climatici 2030 e 2050. La rivoluzione del paradigma energetico vede oggi una crescita constante in rete delle rinnovabili non programmabili, dell’elettrificazione dei consumi e della diffusione della digitalizzazione. Di pari passo aumenta anche la necessità di sviluppare flessibilità per affrontare queste sfide, ossia la capacità di incrementare o ridurre la produzione negli impianti energetici e il consumo nei carichi dei grandi utenti commerciali o industriali.
Attualmente meno del 2% del potenziale globale di Demand Flexibility è in uso. Eppure i vantaggi ad essa connessi sono molteplici. Per la sola Europa si calcola che la gestione della domanda possa rendere accessibili qualcosa come 160 GW di capacità flessibile, evitando la necessità di costruire nuovi impianti energetici e diminuendo i costi di gestione delle rete. Allo stesso tempo, valorizzare la flessibilità degli utenti permettete agli stessi di trasformare quelli che tradizionalmente sono solo dei costi in ricavi. Il come lo ha spiegato Enel X nel nuovo webinar in collaborazione con Rinnovabili.it. Il seminario online ha offerto un momento di approfondimento sulle potenzialità degli strumenti di Data Science ed Intelligenza Artificiale per dare nuovo valore agli asset (generativi e non) rientranti nel perimetro aziendale.
Per l’e-consumer industriale, i servizi “smart” possono fare molto nel percorso verso la sostenibilità, dall’ottimizzazione degli impianti produttivi e valorizzazione delle eccedenze sfruttando le opportunità di mercato (on site generation optimization), fino alla partecipazione ai mercati di flessibilità (Demand Response). Ma soprattutto sono essenziali ai fini della futura rete intelligente su cui si strutturerà il mercato energetico, permettendo anche di conoscere in anticipo le instabilità del sistema per proteggere i propri asset.
Enel X riesce ad affiancare e accompagnare i clienti in tutti questi passi. Da tempo la società utilizza piattaforme per la gestione e l’ottimizzazione delle proprie centrali e di quelle dei propri clienti. Queste piattaforme sono in grado di modellizzare tutte le componenti della centrale (impianti cogenerativi, accumuli, caldaie, dissipatori, fermentatori) sfruttando IA e modelli predittivi. Il tutto rispettando precisi vincoli, tecnici e contrattuali, e considerando anche le logiche con cui gli asset posso agire sui mercati.
L’opzione avanzata o “Advanced”, offerta dalla società su questo fronte, permette di realizzare un vero e proprio ecosistema sostenibile, andando a simulare all’interno della piattaforma, tutti componenti nel loro insieme. Questo rende possibile ottenere condizioni di scenario sempre variabili attraverso specifiche equazioni e attraverso la soluzione economica ottimale alle stesse. Tutto ciò viene poi confrontato con i mercai energetici su cui la piattaforma opera.
Dal lato pratico questo permette a Enel X di ottimizzare su base oraria l’uso della generazione e delle unità di backup per ridurre i costi energetici complessivi; e di prelevare le eccedenze o surplus di produzione, massimizzando i margini dalla partecipazione ai mercati energetici e dei servizi energetici.
Il cuore pulsante di questa piattaforma si chiama DART ed è in grado di tenere in conto tutti i dati essenziali di centrale e di mercato: i vincoli tecnici del generatore; quelli ambientali e regolatori; quelli del cliente (Interrompibilità, Bilanciamento, Capacity Market); quelli contrattuali; quelli legati all’efficienza energetica e ai certificati bianchi; le previsioni meteo; i prezzi energetici. La piattaforma Enel X gestisce tutti questi dati equilibrandoli con il fabbisogno energetico del cliente. E fornendo, in cambio, assetti di produzione degli impianti che gli permettano di trovare l’ottimizzazione.
Come tutti i servizi di flessibilità, Enel X viene remunerata grazie allo sharing dell’extra remunerazione creata. I guadagni legati all’ottimizzazione vengono calcolati per differenza tra il costo della programmazione del DART e la vaseline del cliente, ossia i costi derivanti dalla gestione tradizionale degli impianti. In altre parole vengono condivisi solo i benefici incrementali.