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Le Linee Guida della Commissione Ue per recepire le Direttive EED e RED

Le Linee Guida della Commissione Ue per recepire le Direttive EED e RED
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Dalla gestione dell’energia ai contratti di prestazione energetica, dal supporto ai consumatori alle indicazioni per il settore pubblico 

Si completa il quadro delle raccomandazioni rilasciate dalla Commissione europea per orientare e supportare il lavoro degli Stati membri nel recepire le Direttive sull’efficienza energetica (EED) e sulle energie rinnovabili (RED III).

Molto simili a delle Linee Guida, i documenti rilasciati permetteranno di facilitare il lavoro delle amministrazioni nazionali mettendo nero su bianco come la Commissione vede gli aspetti più complessi della nuova legislazione. In questo modo i Ventisette avranno a disposizione un modello comune di riferimento per i rispettivi nuovi requisiti da inserire nel diritto nazionale.

In totale i documenti di orientamento rilasciati dall’Esecutivo sono 12. Nove linee guida relative al recepimento della Direttiva EED e 3 ulteriori raccomandazioni inerenti la Direttiva RED.

Ricordiamo che le due direttive europee recentemente riviste dovranno essere recepite dai singoli Stati Membri entro il 21 maggio 2025 per quanto riguarda la Direttiva RED (Renewable Energy Directive) ed entro l’11 ottobre 2025 per quanto riguarda la Direttiva EED (Energy Efficiency Directive).

Le 9 Linee Guida per recepire le Direttive EED sull’efficienza energetica 

La nuova Direttiva sull’efficienza energetica è entrata in vigore il 10 ottobre 2023. Nel testo trova spazio una maggiore ambizione verso gli obiettivi UE che impone ai paesi Membri di garantire collettivamente un’ulteriore riduzione dell’11,7% del consumo di energia entro il 2030, rispetto allo scenario di riferimento dell’UE del 2020. 

Allo stesso modo aumenta anche l’obbligo di risparmio energetico annuale, portato dall’1,3% nel 2024/25 all’1,9% nel 2028

Ma il contesto legislativo europeo è estremamente variegato, per questa ragione la Commissione ha fornito queste 9 raccomandazioni indispensabili per i Paesi membri:

  1. Orientamenti sul principio dell’efficienza energetica al primo posto (articolo 3) 
  2. Orientamenti sugli obiettivi di efficienza energetica e sui contributi nazionali (articolo 4) 
  3. Orientamenti sul consumo energetico nel settore pubblico, ristrutturazione degli edifici pubblici e appalti pubblici (articoli 5, 6 e 7)
  4. Indicazioni sull’obbligo di risparmio energetico (artt. 8-10) 
  5. Orientamenti sui sistemi di gestione dell’energia e sugli audit energetici (articolo 11) 
  6. Orientamenti sulle disposizioni relative ai consumatori (articoli 21, 22 e 24)
  7. Orientamenti sulla fornitura di riscaldamento e raffreddamento (articolo 26) 
  8. Le linee guida sui servizi energetici (articolo 29)
  9. Le linee guida sui fondi nazionali per l’efficienza energetica, il finanziamento e il supporto tecnico (articolo 30).

All’appello mancavano i documenti riguardanti specificamente le questioni relative ai consumatori e i servizi energetici, pubblicate in questi giorni.

Per fornire ulteriore assistenza alle amministrazioni nazionali, la Commissione ha inoltre rilasciato una Relazione sulle buone pratiche, che illustra in dettaglio esempi di progetti e implementazioni messe in atto per attuare le disposizioni nuove e riviste. 

Le 3 raccomandazioni correlate alla Direttiva sulle energie rinnovabili RED

Entro il 2030 gli Stati membri dovranno assicurare che la quota di fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia sia almeno del 42,5%, ma con l’obiettivo di raggiungere collettivamente il 45%. 

Per accelerare i progressi nel recepire la Direttiva sulle energie rinnovabili, la Commissione ha messo a disposizione tre linee guida dedicate a: 

Il tema di decarbonizzare riscaldamento e raffrescamento coinvolge ovviamente anche la Direttiva Europea sull’Efficienza energetica (EED) e la Direttiva Europea sulle Prestazioni Energetiche degli edifici (EPBD). L’integrazione delle fonti rinnovabili all’interno del comparto edilizio dovrà procedere di pari passo con il rinnovamento degli edifici, per raggiungere il duplice obiettivo della decarbonizzazione del settore e della riduzione dei consumi energetici.

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