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Legge di stabilità, il Governo spegne le luci per contenere la spesa

Inseriti nella bozza della legge di stabilità per il 2013-2015 i risparmi suggeriti da CieloBuio come misure di “contenimento della spesa”

(Rinnovabili.it) – Via libera dal Consiglio dei ministri alla legge di stabilità, lo strumento con cui sono disposte le misure necessarie a realizzare gli obiettivi indicati nei documenti di programmazione di bilancio e finanza pubblica. Nell’ambito della ddl il Governo ha approvato il secondo capitolo delle disposizioni per la revisione della spesa pubblica (spending review) – da cui lo Stato si attende un risparmio di 3,5 miliardi di euro – elaborata dal Commissario straordinario Enrico Bondi attraverso le segnalazioni degli oltre 135mila cittadini e associazioni che hanno partecipato alla consultazione pubblica di maggio segnalando sprechi e inefficienze. Tra le voci di spesa del documento appare anche la reingegnerizzazione della rete di illuminazione pubblica, indicata da oltre 8.000 cittadini e predisposta con il contributo dell’associazione Cielobuio.

 

Partendo dall’evidenza che oggi  l’Italia consuma  per l’illuminazione pro capite più del doppio della Germania e quasi il triplo di Gran Bretagna, Olanda e Irlanda con una spesa per il solo settore pubblico di un miliardo di euro, l’Associazione aveva suggerito al Governo di adottare una serie di misure come lo spegnimento di tutti gli impianti di illuminazione pubblica al di fuori del limite urbano delle città e delle luci per i monumenti e gli edifici storici dopo le 23.

 

Le proposte hanno contribuito a orientare l’azione di ricognizione del Commissario e dei Ministeri competenti che con decreto del presidente del consiglio stabiliranno gli “standard tecnici di tali fonti di illuminazione e misure di moderazione del loro utilizzo“. Tra queste lo “spegnimento dell’illuminazione ovvero suo affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore notturne”, “l’individuazione della rete viaria ovvero delle aree, urbane o extraurbane, o anche solo di loro porzioni, nelle quali sono adottate le misure dello spegnimento o dell’affievolimento dell’illuminazione, anche combinate fra loro”.