(Rinnovabili.it) – Salta la proroga di 5 anni concessa agli ecobonus per gli interventi in edilizia. La misura, inserita nell’articolo 2 nel Disegno di Legge di Bilancio dello Stato, è una di quelle che sono state accantonate per permettere al Senato di approvare in tempo rapidi la manovra.
Un capitolo complesso quello delle detrazioni per riqualificazioni e ristrutturazioni, rinnovato di anno in anno senza alcuna certezza strutturale ma solo con promesse last minute. Durante il passaggio del provvedimento di Bilanio alla Camera, le disposizioni riguardanti ecobonus 65%, sisma bonus e detrazioni 55%,non sono state affrontate. La maggioranza si era riservata il compito di esaminare tutte le correzioni e gli emendamenti presentati, una volta che il ddl fosse approdato a Palazzo Madama, dopo un‘attenta valutazione della Commissione Bilancio. Ma le sorti referendarie, con la vittoria del NO, hanno impresso un’accelerazione all’iter normativo della legge Bilancio su cui oggi il Governo chiederà la fiducia.
Cosa è saltato dalla legge di Bilancio?
E con il poco tempo a disposizione e l’incapacità di trovare un riformulazione unificante per tutti gli emendamenti presentati al capitolo ecobonus, la stabilizzazione della detrazione scompare – la proroga varrà solo per il 2017 – così come l’estensione agli incapienti dell’accesso al credito d’imposta per gli interventi sulle parti comuni dell’edificio per riqualificazione energetica e prevenzione antisismica e l’allargamento della detrazione 65% anche agli interventi di rimozione dell’amianto sulle parti comuni dei condomini.
A denunciarlo sono i sentori Girotto e Castaldi del M5S: “Il Governo fa marcia indietro rispetto agli impegni presi e stralcia di fatto la stabilizzazione dell’ecobonus nella legge di Bilancio 2017. Nel testo infatti è previsto il riconoscimento dell’ecobonus agli interventi di riqualificazione energetica per il solo anno 2017. Inoltre, la proposta dell’esecutivo, che frettolosamente vuole chiudere l’approvazione del bilancio senza un approfondimento con il Parlamento, è del tutto inefficace rispetto alla riqualificazione complessiva degli edifici”.
Cosa è rimasto dell’Ecobonus?
Cosa succede ora? Che il capitolo delle detrazioni fiscali per interventi edilizi torna alla versione originale, rimandando l’attuazione a futuri decreti attuativi. le misure del 65% e 55% e il bonus mobili (50%)sono prorogate al 31 dicembre 2017 mentre il sisma bonus sarà in vigore dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021. Per gli interventi antisismici la detrazione è del 50% nelle zone sismiche 1, 2 (ad alta pericolosità) e 3 (in cui possono verificarsi forti terremoti ma rari). Ma potrà arrivare fino all’85% in caso di miglioramento di 2 classi di rischio. L’agevolazione vale sia per i condomini sia per le abitazioni singole e si potrà recuperare in 5 anni anziché in 10.
“Avremmo voluto emendare il bilancio – concludono i senatori pentastellati – per migliorare il testo, garantendo ciò che avevamo già condiviso in Senato e dare certezza del riconoscimento della detrazione agli interventi almeno fino al 2020. Ma dall’esecutivo chiudono la porta a ogni discussione con l’annuncio del voto di fiducia sul Bilancio”.