La serie di interventi previsti, resa possibile grazie ad un accordo tra Ministero dell’Ambiente e Comune di Venezia, porterà a una riconversione in chiave green di tutta l’area
Quello che sorgerà nel Porto sarà un vero e proprio ecodistretto (Marghera Ecodistretto) all’interno del quale, oltre a promuovere la bonifica e la riqualificazione del Porto stesso, saranno realizzati un impianto fotovoltaico a terra della potenza di 2 MW, un “campo prova” sempre fotovoltaico con cui testare la connessione alla rete e la distribuzione dell’energia elettrica e una centrale a biomassa che, con una potenza elettrica di 0,6 MW e un potenza termica di 1,5 MWth, contribuirà all’autosostentamento energetico dell’area. L’ottica è quella di una riconversione industriale del Porto in chiave green che, attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative ed efficienti, possa attrarre nuovi investimenti e incentivare ulteriori iniziative economiche.
Per quanto riguarda l’Isola della Certosa, invece, la parola d’ordine con cui saranno realizzati gli interventi sarà “riqualificazione”, in virtù della quale si procederà alla bonifica e al recupero dei suoli inquinati, alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’implementazione delle rinnovabili per l’autosufficienza energetica dell’isola. Una volta ultimati, gli interventi previsti dall’accordo garantiranno complessivamente una produzione di energia pulita pari a 7.300 MWh all’anno, grazie alla quale saranno abbattute ben 400 tonnellate/anno di emissioni di CO2 nell’Isola della Certosa e 3.800 tonnellate/anno a Porto Marghera.