(Rinnovabili.it) – La Regione Lazio ha fatto dell’efficienza energetica una delle sue direttive di sviluppo. Lo scorso anno ha lanciato due nuovi strumenti economici: Smart Energy Fund, bando finalizzato a sostenere la realizzazione di investimenti di riduzione delle emissioni delle Pmi (comprese le attività commerciali e artigiane) del Lazio e una call destinata a sostenere la realizzazione di investimenti nell’efficientamento energetico di edifici pubblici da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Al cuore delle misure che allora prevedevano uno stanziamento complessivo di 28 milioni di euro, c’era un obiettivo importante: promuovere il risparmio energetico su larga scala.
Oggi l’amministrazione regionale è pronta a rilanciare il proprio impegno alzando nuovamente la cifra. Sarebbero infatti 34 i milioni a diposizione economica per la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico destinato alle Pubbliche Amministrazioni. Una misura necessaria dopo l’elevatissima richiesta di adesioni per la nuova Call for proposal 2014-2020 con oltre 440 candidature pervenute.
“Ringrazio la Giunta per la sensibilità dimostrata – ha commentato Fabio Refrigeri, assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente della Regione Lazio – al cospetto del successo conseguito dalla precedente Call for proposal che ha già ampiamente raggiunto tutti i propri obiettivi. Per soddisfare le tante richieste arrivate per la nuova Call, abbiamo scelto di aumentare di ben 12 milioni di euro la quota disponibile per la tornata di lavori di efficientamento. Mi sembra evidente che sulla sostenibilità energetica negli edifici pubblici, il Lazio concretizzi così un primato autentico maturato in un triennio nel panorama nazionale”.
Finanziata con fondi Por-Fesr 2014-2020, la Call concederà un contributo pari al 100% delle spese ammissibili per interventi di un’entità compresa tra i 200.000 e i 700.000 euro e con una durata massima di 24 mesi. Potranno presentare una candidatura, i Comuni e le Province del Lazio, Roma Capitale, la Città Metropolitana e i Municipi di Roma (per tramite di Roma Capitale). Gli immobili ammissibili sono le sedi di enti locali, le strutture di servizi socio-educativi (asili nido, scuola dell’infanzia, scuole primarie e secondarie), le strutture sportive (palestre, piscine e campi sportivi) e le strutture eroganti servizi sociali.