(Rinnovabili.it) – Le smart communities sono realizzabili e dovrebbero svolgere un ruolo sempre più importante in tutto il mondo. Lo ha dichiarato il Vice Direttore Esecutivo della International Energy Agency (IEA), Richard Jones, che, nel corso di un meeting organizzato a Fukushima, ha cercato di spiegare ai presenti quanto sia importante pensare all’incidente che ha colpito il Giappone praticamente un anno fa come a una grande opportunità economica, sociale e ambientale. L’idea di Jones solo apparentemente può sembrare insensibile di fronte alle conseguenze negative provocate dalla tragedia, ma in realtà offre la chance di una ricostruzione in chiave sostenibile del Paese. Prendendo spunto da 6 progetti dimostrativi di successo, realizzati nel Regno Unito, in Germania, in Danimarca e in Svezia, Jones chiede dunque alla comunità internazionale di passare all’azione, iniziando una loro implementazione a livello globale.
Un’operazione dalla quale anche Fukushima avrebbe tanto da guadagnare. Con una corretta pianificazione, approdare alla realizzazione di comunità intelligenti, con sistemi integrati di approvvigionamento energetico e misure per l’efficienza e la sufficienza energetica che tengono bassa la domanda di energia, sarebbe per Jones un processo realizzabile. Migliorando, infatti, il rendimento energetico degli edifici e delle strutture nuove ed esistenti, sarà possibile ridurre l’impatto ambientale delle attuali comunità e renderle sempre più intelligenti.