(Rinnovabili.it) – In tema di lotta al cambiamento climatico una difficoltà economica può a volte trasformarsi in un vantaggio ambientale. Sembra essere questo il caso dell’aumento costante del prezzo del petrolio che sta portando verso una graduale riduzione dei consumi. Con i prezzi dei barili di greggio che non accennano a scendere al di sotto dei 100 dollari sono infatti numerosi i settori e le economie che stanno valutando piani alternativi per diminuire il consumo di combustibili fossili, ormai troppo costosi e altamente inquinanti.
E’ il caso della Corea del Sud, che ha annunciato il proprio piano per la riduzione del consumo di petrolio. Il governo ha infatti affermato di voler puntare inizialmente sull’efficienza dei consumi dei veicoli come primo passo verso la riduzione dell’importazione di greggio concedendo a chi acquista un veicolo ecologico o ibrido incentivi e riduzioni sull’acquisto di abbonamento per il trasporto pubblico. L’obiettivo è di portare gli attuali standard di consumo da 15 chilometri per litro di carburante a 17 km/l entro il 2015 superando gli standard giapponesi di 20,3 km/l entro il 2020
Ulteriore scopo è ridurre la dipendenza dal petrolio abbassandola del 33 per cento (l’equivalente di 26 milioni di barili) per quanto riguarda l’impiego del combustibile nel settore della produzione energetica entro il 2015, come è stato riferito dal Ministero dell’economia. Nel 2010, la percentuale di consumo del comparto era del 40 per cento mentre quest’anno dovrebbe scendere al 37,5 per cento. Le misure di efficientamento, anche se non specificate, riguarderanno anche l’area edilizia, l’agricoltura e il settore pubblico comprese politiche incentrate sull’uso di apparecchiature più efficienti.