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La Corea del Sud e l’invasione degli smart meter

Il piano governativo d’installare contatori intelligenti in metà delle abitazioni del paese potrebbe ridurre il consumo di energia elettrica per un quantitativo economico equivalente al costo di una nuova centrale nucleare

(Rinnovabili.it) – Seoul spalanca le porte alla tecnologia dei contatori intelligenti e lo fa con un piano ambizioso. Istallare smart meter al posto dei tradizionali dispositivi analogici in metà delle famiglie del paese entro il 2016 e raggiungere il 100% della popolazione entro il 2020. “Vogliamo rendere l’industria delle Utilities intelligente ed efficiente”, ha spiegato Kyu Choi Chong, direttore della divisione Smart Grid & Mercato Elettrico del Ministero dell’economia. Il governo sudcoreano è convinto investire nell’efficienza e nel risparmio energetico sia la strada giusta per far fronte alla dura opposizione da parte di cittadini ed opposizione politica nei confronti dei piani di espansione nucleare a livello nazionale, dopo l’incidente di Fukushima. Inoltre stime ufficiali hanno convinto il ministero che l’operazione permetterà in soli 4 anni di risparmiare economicamente l’equivalente del costo di costruzione di una nuova centrale nucleare e di ridurre il consumo energetico del 10 per cento entro il 2030.

La compagnia energetica statale, la Korea Electric Power – nota anche come Kepco – ha assegnato diversi contratti a società quali LS Industrial Systems Co., Iljin Electric Co. e Nuri Telecom Co. per l’installazione degli smart meter come parte di un programma da oltre un miliardo di dollari. Nel dettaglio, la Kepco intende emettere un bando di gara per 1,5 milioni di unità nel mese di giugno o luglio, e nel 2013 per oltre 2 milioni di unità. Se la Nazione dovesse davvero centrare il proprio obiettivo, in Asia sarebbe seconda solo alla Cina che prevede di installare gli smart meter all’80 per cento delle famiglie entro il 2016.

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