(Rinnovabili.it) – La tecnologia LED può dare il via ad una vera e propria rivoluzione urbana verde. E’ quanto stabilisce il rapporto dal titolo non casuale ‘Lighting the Clean Revolution’, lanciato da The Climate Group, in collaborazione con Philips, in occasione del Forum Corporate Sustainability UN Global Compact.
Il documento è il risultato dei 4 anni di ‘LightSavers’, progetto nato con il preciso obiettivo di diffondere nella coltura metropolitana l’illuminazione ad alta efficienza. 15 città e 12 diversi prodotti a LED dopo, il progetto ha dimostrato che la tecnologia a diodi luminosi è in grado di garantire un risparmio energetico medio dell’85%, oltre a fornire una migliore qualità della luce. In questo contesto il nuovo rapporto analizza lo stato globale del mercato e il potenziale della tecnologia LED, fornendo linee guida per politici e amministratori cittadini che intendano ristrutturare l’illuminazione pubblica. Le indagini svolte dalla sperimentazione a Kolkata, Londra, Sydney e Toronto indicano che i cittadini preferiscono l’illuminazione a LED all’alternativa più tradizionale, evidenziando tra i benefici un maggior senso di sicurezza e una migliore visibilità. Inoltre questa tipologia di illuminazione può contare su un elevato ritorno sugli investimenti grazie alla lunga durata delle luci (variabile tra le 50.000 e le 100.000 ore).
“Questa relazione sottolinea chiaramente che i LED sono pronti per essere progressivamente diffusi nelle città di tutto il mondo. La tecnologia è energicamente efficiente, scalabile e ha un impatto positivo sul pubblico”, spiega Mark Kenber, CEO di The Climate Group rivolgendo un appello ai decisori politici affinché eliminino gli ostacoli con cui il settore si trova ancora a combattere. “Tutta la nuova illuminazione pubblica – sia quella stradale e che negli edifici della PA – dovrebbe essere a LED entro il 2015, con l’obiettivo di una conversione completa, sempre in ambito pubblico, entro il 2020”. Ecco perché, conclude Kenber, “lavoreremo per reclutare un gruppo leader di amministratori cittadini, regionali e nazionali che decidano di adottarla e riferire sui progressi compiuti su base annua per i prossimi tre anni”.