(Rinnovabili.it) – Il meccanismo italiano dei certificati bianchi guadagna nuovi progetti per promuovere un uso più efficiente dell’energia. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha, infatti, concesso la sua approvazione a 58 proposte presentate da diversi operatori, previa verifica e autorizzazione del metodo di calcolo dei risparmi energetici impiegato in ogni singolo progetto.
In base a quanto stabilito della stessa AEEG nelle Linee Guida per i TEE, per tutti gli interventi legati all’emissione titoli di efficienza energetica si deve poter calcolare il risparmio a consuntivo, sulla base del confronto tra i consumi energetici rilevati prima e dopo dell’intervento stesso, escludendo dalla valutazione “il valore del risparmio che si sarebbe verificato anche in assenza del progetto” per effetto, più semplicemente, dell’evoluzione tecnologica, normativa e di mercato.
Le proposte in questione, che portano il totale di progetti approvati dal 2005 ad oggi a 784, avranno ricadute non indifferenti sui consumi energetici italiani: l’Authority ha stimato che il risparmio energetico generato su base annua sarà di circa 85.000 tonnellate equivalenti di petrolio (Tep), assimilabile al risparmio di circa 0,45 TWh l’anno, oppure ai consumi annui di circa 170 mila famiglie-tipo. Entrando nel dettaglio delle proposte, l’AEEG rivela che le riduzioni più consistenti sono legate a interventi nel settore industriale, principalmente sugli usi termici (circa 450.000 tep/anno, pari all’85% del totale) seguite da un taglio di circa 56.500 tep/anno dell’uso di gas naturale, 32.500 tep/anno nei consumi di elettricità e quasi 24.000 tep/anno nelle altre fonti (ad esempio olio combustibile o gasolio) per usi diversi dall’autotrazione.