I nuovi dati IEA sugli investimenti energetici mondiali
(Rinnovabili.it) – Nel 2016 il mondo ha speso per l’energia poco più di 1.700 miliardi di dollari. Una cifra apparentemente da capogiro, ma che risulta in netto calo rispetto a quanto sborsato nel 2015.
E se gli investimenti energetici diminuiscono (il calo su base annuale è di circa il 12 per cento) le cause sono essenzialmente due: la riduzione del costo unitario di capitale soprattutto nel settore upstream degli idrocarburi e nel fotovoltaico, e le minori operazioni di perforazione e capacità fossile installata.
A fornire questo quadro è il World Energy Investment 2017, rapporto dell’Agenzia internazionale dell’Energia – IEA. Il documento mette in chiaro alcuni trend interessanti sugli investimenti energetici globali: lo scorso anno le spese per efficienza energetica e reti elettriche sono aumentate rispettivamente del 9% e del 6%. Di contro sono calati di oltre un quarto gli investimenti nel comparto oil&gas. Questo ha permesso per la prima volta, al settore elettrico di superare quello degli idrocarburi divenendo il destinatario principale delle risorse.
In quest’ultimo campo la nuova capacità da energie rinnovabili la fa da padrone, con ben 297 miliardi di dollari attirati nel 2016. Il dato, va fatto notare, è in calo rispetto agli anni passati, ma non perché sia diminuito l’appeal finanziario di eolico e fotovoltaico. Al contrario: oggi si spende di meno ma si costruisce di più. Grazie alle diminuzioni dei costi unitari e ai miglioramenti tecnologici la nuova capacità elettrica da rinnovabili è aumentata del 50% per una produzione (stimata) superiore del 35%.
Tre curiosità del World Energy Investment 2017
1- Gli investimenti nei sistemi a batteria per il bilanciamento della rete elettrica sono cresciuti rapidamente, raggiungendo oltre 1 miliardo di dollari nel 2016.
2- Il numero di pompe di calore vendute è cresciuto del 28% e i veicoli elettrici (EV) del 38%.
3- Circa 47 miliardi di dollari sono stati spesi nel 2016 su infrastrutture e software diretti alla digitalizzazione del settore elettrico per facilitare la flessibilità di rete, la gestione della domanda e l’integrazione delle rinnovabili.
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