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Il WWF Spagna sceglie le rinnovabili

Complice l'aumento della produzione elettrica da centrali al carbone il WWF ha sottolineato l'importanza di nuovi impianti FER che stimolino il settore energetico e l'occupazione

(Rinnovabili.it) – L’Osservatorio del WWF Spagna relativo al mese di giugno evidenzia un nuovo picco nella produzione di inquinanti, probabilmente da attribuire alla crescita nazionale della produzione di energia ottenuta dal carbone (5.434 GW/h). Per questo l’associazione ambientalista ha chiesto al Ministero dell’Industria di includere nella riforma dei mercati dell’elettricità e del gas promuovendo il risparmio e l’efficienza energetica oltre che il rilancio dell’occupazione.

Inoltre è attesa per la prossima settimana l’approvazione da parte del Ministero dell’Industria di nuove riforme del settore energetico che dovranno anche provvedere all’adeguamento della rete di trasmissione, la riduzione delle emissioni di CO2 e il contrasto del cambiamento climatico. Per ottenere tali risultati il WWF suggerisce l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili abbandonando i combustibili fossili che oltre ad inquinare rendono le nazioni schiave delle importazioni.

Per raggiungere gli obiettivi europei contenuti nel pacchetto 20-20-20, l’associazione ha inoltre evidenziato che la Spagna seguendo la politica energetica sbagliata, che lascia troppo spazio all’utilizzo dei combustibili fossili sia per la produzione di elettricità che per l’alimentazione dei mezzi di trasporto.

Secondo Raquel Garcia Monzon, tecnico dell’Energia per il WWF Spagna ha dichiarato “Il nostro Paese ha urgente bisogno di riformare il sistema energetico in modo che definisca un quadro normativo stabile a lungo termine, prevedibile e affidabile per recuperare gli investimenti e indirizzarli in nuovi impianti rinnovabili, mentre ora vengono investiti al di fuori del nostro paese”.

Ma mentre nel giugno appena trascorso la produzione di elettricità da fonte fossile è aumentata allo stesso modo è diminuita la richiesta energetica. Per il mese di giugno 2012 la copertura della domanda è stata esaudita per il 24,3% con il carbone, seguito dal 16,4% nucleare, 15,5% da energia eolica, e il 14,2% coperto con il ciclo combinato a gas naturale, un 8,2% idroelettrico e un restante 21,4% con altre fonti energetiche. Questo ha portato ad un aumento significativo delle emissioni inquinanti, che va nuovamente abbassato per garantire alla popolazione energia pulita e aria pulita.