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Il G20 e la distribuzione delle tecnologie rinnovabili

Nonostante i progressi compiuti il gruppo dei paesi del G-20 rappresenta quasi l’80% delle emissioni di CO2 globali legate all’energia

(Rinnovabili.it) – Nonostante il positivo progresso realizzato in questi anni sul fronte delle tecnologie energetiche pulite, il mondo dipende ancora in gran parte dai combustibili fossili per soddisfare la crescita della propria domanda energetica. Un assunto forse per alcuni fin troppo scontato ma che costituisce una delle conclusioni del nuovo rapporto pubblicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia IEA e approvato in questi giorni dai leader del G20. Il documento, G-20 Clean Energy, and Energy Efficiency Deployment and Policy Progress, fornisce una puntuale panoramica sulla diffusione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica e delle politiche di sostegno in atto nei paesi del G-20.

Il documento dell’Agenzia  evidenzia come le soluzioni tecnico-scientifiche in ambito delle energie rinnovabili abbiano assistito a tassi di crescita significativi negli ultimi anni (dal 2005 al 2010, l’energia eolica è cresciuta ad un tasso medio del 27% l’anno, e gli impianti solari fotovoltaici ad un tasso medio del 56%). Eppure, nonostante i progressi, negli ultimi dieci anni, il carbone ha coperto quasi il 50% della nuova domanda di elettricità a livello globale e il petrolio rappresenta attualmente il 94% dell’approvvigionamento energetico nel settore dei trasporti. Il gruppo dei paesi del G-20 è responsabile di quasi l’80% delle emissioni di CO2 globali legate all’energia, anche se i singoli paesi mostrano un’ampia gamma di livelli attuali, storici e pro-capite, con range estremamente variabili.

La valutazione è stata accolta con favore dai leader dei paesi industrializzati incontratisi la scorsa settimana a Cannes, e impegnatisi, nella Dichiarazione finale del vertice, a “promuovere strategie di sviluppo low carbon al fine di ottimizzare il potenziale di crescita verde e assicurare uno sviluppo sostenibile nei nostri paesi e non solo”. “Ci impegneremo – si legge nel testo ufficiale – a promuovere politiche efficaci che superino le barriere all’efficienza, o comunque stimolino l’innovazione e la diffusione di tecnologie energetiche pulite ed efficienti”.