Le rinnovabili continuano ad espandersi e la IEA prevede che entro il 2016 la produzione green supererà il gas
(Rinnovabili.it) – Finalmente le rinnovabili stanno per superare il gas. Il sorpasso all’interno del mix energetico mondiale è previsto entro il 2016, data che la IEA (International Energy Agency) indica all’interno del rapporto redatto avvertendo che questo successo non deve però far calare l’attenzione sull’importanza delle fonti alternative.
La produzione di energia da idroelettrico, eolico, solare e altre fonti rinnovabili in tutto il mondo supererà quella da gas e diverrà doppia rispetto al nucleare entro il 2016, come ha riferito l’Agenzia internazionale dell’energia nella seconda edizione del Medium-Term Renewable Energy Market Report (MTRMR).
Nonostante la crisi economica le rinnovabili nei prossimi cinque anni dovrebbero subire un aumento del 40% visto che al momento le fonti non fossili sono quelle che riescono ad espandersi con maggiore velocità e nel 2018 riusciranno a costituire un quarto del mix mondiale contro il 20% rappresentato nel 2011.
“Mentre i costi continuino a scendere, le fonti rinnovabili di energia sono sempre in piedi grazie ai loro vantaggi rispetto alla nuova generazione da combustibili fossili”, ha dichiarato il direttore esecutivo dell’IEA Maria van der Hoeven, presentando il rapporto al Renewable Energy Finance Forum di New York. “Questa è una buona notizia per un sistema energetico globale che ha bisogno di diventare più pulito e più diversificato.”
Nonostante i benefici che derivano dallo sfruttamento delle fonti rinnovabili sono molti i governi che non riescono a soddisfare la domanda energetica perché mancano dei fondi necessari allo sviluppo di nuovi impianti.
Per affrontare questi problemi, la Van der Hoeven ha avvertito che “l’incertezza politica è il nemico pubblico numero uno” per gli investitori consapevoli però che, nel mondo, i sussidi alle fonti fossili superino di sei volte quelli destinati alla fonti green. Ma a far ben sperare per il futuro sono diversi fattori tra cui il maggior numero di investimenti in economie in via di sviluppo che lasciano sempre maggior spazio alla generazione di energia a basso impatto ambientale e l’attenzione sempre maggiore per la riduzione dell’impatto inquinante del settore energetico oltre alla competitività ben consolidata dell’energia idroelettrica, geotermica e le bioenergie visto che le energie rinnovabili sono sempre a costi competitivi in un insieme più ampio di circostanze.