Il capogruppo M5S in X Commissione del Senato ha presentato un’interrogazione al MISE sulla regolamentazione dell'autoproduzione di energia tramite i Sistemi Efficienti di Utenza, le Reti Interne di Utenza e lo scambio sul posto
“Se i SEU non sono ancora operativi – denuncia Girotto – lo si deve all’inadempienza dell’Autorità per l’energia che non solo da cinque anni continua a non definire le modalità per la loro regolazione, ma in documenti di consultazione ha addirittura proposto di applicare all’energia trasferita direttamente fra produttore e consumatore tutti i costi che dovrebbe sopportare se si utilizzassero le reti di trasmissione e distribuzione. Questo, in palese contrasto con quanto previsto dalla normativa vigente e con indicazioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato”.
Pertanto la richiesta diretta al Ministro dello Sviluppo Economico e quella di sollecitare l’AEEG, confermando che la regolazione dell’accesso al sistema elettrico preveda che i corrispettivi tariffari di trasmissione e distribuzione, nonché quelli di dispacciamento e quelli a copertura degli oneri generali di sistema, siano applicati esclusivamente all’energia elettrica prelevata sul punto di connessione. L’interrogazione chiede inoltre quali siano le valutazioni sulla segnalazione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato in merito ai sistemi di distribuzione chiusi e alla necessità di eliminare qualsiasi discriminazione tra RIU ed altre reti elettriche private e di non introdurre ingiustificate limitazioni alla concorrenza tra differenti modalità organizzative delle reti elettriche e tra differenti tecnologie di generazione.
“È oramai parer diffuso che – conclude Girotto – con lo sviluppo dei SEU, dei RIU e dello SSP si potrebbe ridurre la necessità di futuri investimenti nella rete di trasmissione e distribuzione e addirittura diminuire i prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, grazie all’abbassamento del carico residuo richiesto, permettendo contemporaneamente uno sviluppo senza incentivi delle fonti rinnovabili, dei sistemi di accumulo e delle tecnologie per la gestione intelligente dell’energia. I benefici per l’economia nazionale in termini di filiera industriale, di occupazione e di ambiente sarebbero notevoli”.