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Giappone: quel doppio sì a rinnovabili e nucleare

(Rinnovabili.it) – Sì all’energia dell’atomo, sì a quella delle fonti verdi. Tokyo è decisa a non precludersi nessuna opzione, dovesse anche significare tornare sui propri passi e rivedere ancora una volta la propria strategia energetica. Il Governo giapponese ha concesso la propria approvazione alla ripresa, parziale, delle attività nucleari della centrale di Oi, la prima a tornare in attività dopo il fermo dei 50 impianti nazionali. Dopo il faccia a faccia con il governatore di Fukui – la prefettura che ospita la centrale di Oi – il primo ministro Yoshihiko Noda ha annunciato la decisione del governo in una riunione con i ministri chiave, dando il via libera alla riattivazione dei reattori 3 e 4 gestiti dalla Kansai Electric Power Co.

Per alcuni, la decisione del premier sottolinea anche desiderio di ottenere il sostegno da parte delle imprese, oggi più che mai preoccupate per i costi elevati dell’energia elettrica e a rischio delocalizzazione. Ma la disposizione ha raccolto fin da subito l’aperta opposizione dell’opinione pubblica, richiamando nella giornata di sabato fino a 10.000 manifestanti davanti al palazzo del premier. “Il primo ministro Noda ha fretta, la pericolosa approvazione del riavvio ignora la consulenza degli esperti in sicurezza e le proteste pubbliche, e mette a rischio inutilmente la salute dell’ambiente della gente e dell’economia del Giappone”, ha dichiarato Greenpeace in una nota stampa. “Abbiamo deciso a favore di questa opzione e i preparativi per un effettivo riavvio sono in corso” ha annunciato in conferenza stampa il ministro dell’Industria nipponico Yukio Edano. “Sulla base di ciò che abbiamo imparato dall’incidente Fukushima, le misure che dovevano essere prese con urgenza sono state prese, e il livello di sicurezza è stato notevolmente migliorato (nello stabilimento di Oi)”.

Edano, che detiene il portafoglio energetico, ha spiegato che la politica del governo per ridurre la dipendenza del Giappone dall’atomo nel medio-lungo termine è rimasta invariata nonostante la nuova misura. E per provare la “buona fede”, il governo ha varato oggi le sovvenzioni per le fonti energetiche rinnovabili, in uno schema che entrerà in vigore dal 1 ° luglio 2012. Il sistema prevede che le utilities giapponesi acquistino energia elettrica da fonti rinnovabili quali solare, eolica e geotermica a livelli pre-impostati per un massimo di 20 anni. Il governo pagherà 42 yen (53 centesimi di dollaro) per ogni chilowattora per l’energia fotovoltaica, il doppio della tariffa offerta in Germania, mentre l’eolico sarà sovvenzionato con 23,1 yen per kWh.

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