(Rinnovabili.it) – Il DECC britannico, il Dipartimento dell’Energia e del Cambiamento Climatico, ha pubblicato l’annuale rapporto che valuta quante famiglie nel Regno Unito siano nella condizione dichiarata di Fuel Poverty, ovvero quanti nuclei siano costretti a spendere oltre il 10% del proprio budget per coprire i costi della bolletta energetica. Nel corso del 2010 il numero delle famiglie in difficoltà è sceso da i 4 milioni del 2009 a 3,5 milioni per il 2010.
Nel documento si stima che la riduzione della povertà sia stata causata da diversi fattori tra cui viene elencato l’aumento dei redditi soprattutto nelle famiglie a meno abbienti che erano a rischio di povertà energetica; il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio edilizio e l’aumento del numero delle istallazioni di caldaie ad alta efficienza oltre che dalla minima riduzione dei costi dell’energia domestica tra il 2009 e il 2010.
Le proiezioni indicano pertanto che, nonostante il numero delle famiglie in fuel poverty sia destinato a scendere ulteriormente, saranno ancora numerose le famiglie in difficoltà sia quando verranno analizzati i dati relativi al 2011 sia per il 2012 anche a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia verificatosi durante l’inverno appena trascorso.
“Sono incoraggiato dal calo della fuel poverty nel periodo di aprile 2011, ma non c’è spazio per l’autocompiacimento. La fuel poverty resta un grave problema nazionale e la Coalizione do governo è assolutamente obbligata ad impegnarsi per affrontarlo. La gente potrà ottenere un ulteriore aiuto per il riscaldamento e l’isolamento attraverso il Warm Front e circa 2 milioni di famiglie riceveranno incentivi attraverso il regime Warm Discount Home. Tuttavia, le nostre nuove politiche ambiziose tra cui il Green Deal andranno molto oltre. Il New Green Deal aiuterà le persone a pagare per migliorare le condizioni della propria casa attraverso risparmi sulla bolletta energetica, con in più un aiuto finanziario per i più vulnerabili ” ha commentato il ministro Gregory Barker.