Presentato all’ENEA il primo condizionatore ad energia solare: da oggi rinfrescare gli ambienti domestici si potrà fare con un occhio di riguardo all’ambiente
Con la prima vera ondata di caldo della stagione gli italiani tornano ad accendere i condizionatori. Apparecchi che certo migliorano nell’immediato la nostra qualità di vita, ma che hanno un impatto considerevole sia sull’ambiente che ci circonda sia sul portafogli. Se un uso intelligente del condizionatore può aiutarci a ridurre la bolletta e inquinare meno, bisognerebbe comunque fare di più e meglio in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Ed è proprio questa l’idea alla base di FREESCOO, il primo condizionatore alimentato ad energia solare presentato all’ENEA durante il workshop del 4 maggio scorso sull’utilizzo del calore solare ambientale per la climatizzazione. Un ambito che di recente ha senz’altro visto moltissime innovazioni, dal Power Wall di Tesla ai pannelli solari colorati e trasparenti, fino ad arrivare proprio al condizionatore alimentato ad energia solare.
Come funziona FREESCOO, il condizionatore ad energia solare
Il FREE Solar COOling, denominato appunto FREESCOO è un condizionatore ad aria compatto ad uso abitativo che si alimenta grazie all’energia solare prodotta da pannelli integrati nel sistema e di due batterie di stoccaggio. Un solo apparecchio che racchiude funzioni di trattamento dell’aria, climatizzazione, deumidificazione e raffreddamento. FREESCOO può essere usato anche nella stagione invernale come pompa di calore, a patto che via sia la necessaria disponibilità di radiazione solare.
Questi sistemi di solar cooling potranno trovare impiego anche nel settore industriale, ad esempio nell’ambito della catena del freddo, oltre che in quello domestico. Un bel vantaggio, dal momento che i sistemi di climatizzazione degli edifici, privati e non, rappresentano da soli ben il 40% del consumo globale di energia e sono responsabili del 36% delle emissioni total di CO2.
Non solo condizionatori
Al workshop sono stati illustrati anche gli ottimi risultati di un pannello solare con sistema di accumulo integrato, dal design compatto e dall’impatto paesaggistico molto contenuto. Ma a farla da padrone sono state le pompe di calore di ultima generazione, in grado di riscaldare l’acqua ad uso sanitario riducendo i costi di produzione della metà e abbattendo le emissioni inquinanti del 60% rispetto ai sistemi tradizionali.
Si tratta di dispositivi che utilizzerebbero sempre l’energia solare per alimentarsi, senza nessuna emissione diretta nell’atmosfera e senza utilizzare nessun combustibile fossile. Ma anche che utilizzano la Co2 come liquido refrigerante dal basso impatto ambientale.
Diverse, insomma, le idee brillanti presentate all’ENEA lo scorso 4 maggio, tutte legate dal fil rouge del risparmio e dell’efficienza energetica. Non resta che tenere gli occhi aperti e aspettare che queste meraviglie tecno-ecologiche inizino ad essere commercializzate.