(Rinnovabili.it) – La Comunità dei Caraibi (Caricom) sta valutando gli interessi in materia di energia concentrandosi con particolare attenzione sulle fonti rinnovabili.
Per ottenere un buon risultato l’organizzazione sta cercando di delineare una nuova politica per la promozione e l’uso delle fonti alternative proprio in una regione in cui il 90% del consumo di energia deriva dal petrolio.
Il blocco regionale ha quindi stabilito che dovrà trasformare la metà della matrice energetica in rinnovabile e produrre almeno il 20% della propria energia da fonti green entro il 2017.
Il progetto, in fase embrionale da un decennio, sta finalmente per essere sottoposto all’approvazione dei capi di stato dei 15 paesi membri del Caricom. Già dallo scorso anno le rinnovabili hanno occupato un posto importante nell’ordine del giorno politico della regione forse stimolato dal crescente tasso di inquinamento registrato a causa del consumo notevole di combustibili fossili e della forte dipendenza dalle importazioni di petrolio.
Gli esperti hanno infatti sottolineato che aumentare lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili potrebbe far risparmiare sull’entità della spesa per la produzione di energia elettrica da fonte fossile riducendo al contempo la produzione di emissioni inquinanti.