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Fit4Green, e i data center si mettono a dieta

(Rinnovabili.it) – Un team di esperti provenienti dal mondo industriale e da quello accademico ha messo a punto una soluzione in grado di ridurre drasticamente i consumi energetici dei data center impiegati dall’ICT (Information and Communication Technology). Il settore in questione, che comprende una serie di tecnologie, da quelle delle telecomunicazioni a quelle informatiche, nel 2008 risultava responsabile del 2% dell’anidride carbonica antropica emessa a livello globale. Ciò significa che le emissioni derivanti dalle ITC sono state poco meno di un miliardo di tonnellate di CO2, una cifra equivalente a quella derivata dal consumo di carburante del settore aeronautico. Ma mentre il comparto dei trasporti aerei è al centro di fitte discussioni tra governi, industria e autorità di regolamentazione in merito alla necessità e i modi per portare le emissioni sotto controllo, la stessa esigenza non sembra essere avvertita per l’ICT.

A dare una mano in tal senso sono oggi i ricercatori del progetto europeo FIT4Green (‘Federated IT for a sustainable environmental impact’) che riportano l’attenzione del mondo scientifico e produttivo sulla questione dell’inquinamento dei data center. Con un finanziamento di circa 3 milioni di euro, il progetto ha messo a punto una soluzione che può ridurrne il consumo energetico di oltre il 20%. Come parte del lavoro, i ricercatori hanno progettato e realizzato un plug-in per la visualizzazione dell’energia consumata che funziona al di sopra degli attuali strumenti di gestione utilizzati dai centri dati per organizzare la ripartizione delle risorse e spegnere i dispositivi inutilizzati. Secondo il team, l’invenzione permetterebbe un risparmio energetico diretto del 20% senza compromettere la qualità del servizio e tagliando un quantitativo quasi uguali nelle emissioni di CO2.

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