Rinnovabili • etichetta energetica lampadine Rinnovabili • etichetta energetica lampadine

Da oggi cambia l’etichetta energetica delle lampadine. Ecco come

Continua il processo di ridimensionamento delle energy label intrapreso dalla Commissione europea. Dopo frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici e schermi, tocca alle sorgenti luminose

etichetta energetica lampadine
Foto di Devanath da Pixabay

Etichetta energetica lampadine, la Commissione Europea dà una sforbiciata alla classe comparativa

(Rinnovabili.it) – Non si ferma il restyling dell’energy label europea. Da oggi, 1° settembre 2021, entrano in vigore le nuove disposizioni comunitarie per l’etichetta energetica delle lampadine. Una misura che segue l’aggiornamento già effettuato a marzo di quest’anno per altre 4 categorie di prodotti. D’altra parte parliamo di uno strumento con ben 26 anni di storia alle spalle, che oggi necessita obbligatoriamente di un ammodernamento. 

Introdotta nel 1994 per una piccola gamma di elettrodomestici, l’etichetta energetica si è evoluta e ampliata nel tempo diventando un fattore chiave per orientare i consumatori verso il risparmio grazie ad una sintetica scala comparativa – da A (più efficiente) a G (meno efficiente). E allo stesso tempo, ha incoraggiato i produttori a migliorare ed ottimizzare i beni immessi sul mercato.

Questo continua corsa all’innovazione ha fatto sì che negli anni l’efficienza energetica dei prodotti aumentasse progressivamente, saturando le classi superiori del sistema di etichettatura. E lasciando praticamente vuoti i livelli più bassi. Non solo. Un sondaggio condotto ad hoc ha dimostrato come per molti consumatori la differenza tra le classi più alte della scala – A+, A++ e A+++ – fosse poco ovvia e spesso trascurata. Da qui è nata l’esigenza per l’esecutivo UE di riscalare l’intero sistema, semplificando il tutto con una sorta di ritorno alle origini.

Etichetta energetica UE, cosa cambia per lampadine?

 Il lavoro è iniziato il 1° marzo 2021 con frigoriferi e congelatori, lavastoviglie, lavatrici e televisori (e altri monitor esterni). Oggi tocca all’etichetta energetica delle lampadine. “Le nostre luci e altri prodotti di illuminazione hanno aumentato così tanto l’efficienza negli ultimi anni che più della metà dei LED sono ora nella classe A++”, spiega la Commissaria all’Energia Kadri Simson. “L’aggiornamento renderà più facile per i consumatori capire quali sono i prodotti ‘best in class’, aiutandoli a risparmiare energia e denaro sulle bollette”. 

La nuova scala offre maggior rigore. È stata progettata affinché pochissimi prodotti siano inizialmente in grado di raggiungere le valutazioni “A” e “B”, lasciando spazio all’entrata sul mercato di beni più efficienti. Sulle etichette saranno inclusi numerosi nuovi elementi, tra cui un codice QR che si collega direttamente al database UE, in cui i consumatori possono trovare maggiori dettagli sul prodotto.

energy label
Credits: Commissione Europea

Al fine di consentire la vendita dello stock esistente, la normativa prevede un periodo di 18 mesi durante il quale le lampadine recanti la vecchia etichetta possono continuare ad essere vendute sul mercato nei punti vendita fisici. Per le vendite online, invece, le vecchie energy label visualizzate online dovranno essere sostituite dalle nuove entro 14 giorni lavorativi.

leggi anche Economia circolare UE, nel 2021 l’ecodesign torna al centro

“L’uso di un’illuminazione più efficiente dal punto di vista energetico continuerà a ridurre le emissioni di gas serra dell’UE; e contribuirà a diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 “, aggiunge Simson. La valutazione d’impatto della Commissione sulle nuove regole indicache le modifiche consentiranno di risparmiare 7 milioni di tonnellate di CO2eql’anno entro il 2030; dato ottenuto rispetto a uno scenario di normale attività senza alcuna misura di progettazione ecocompatibile dell’UE. 

Nei prossimi anni verranno “ridimensionati” altri gruppi di prodotti. A partire da asciugabiancheria, riscaldatori d’ambiente locali, condizionatori d’aria, apparecchi di cottura, unità di ventilazione, armadi frigoriferi professionali, scaldabagni e scaldabagni e caldaie a combustibile solido. Mentre si riflette se applicare lo strumento anche ai moduli fotovoltaici.