Rinnovabili

Etichetta energetica, l’Italia recupera il ritardo

(Rinnovabili.it) – Dopo il parere motivato inviato da Bruxelles lo scorso gennaio e un ritardo di quasi un anno, l’Italia recepisce finalmente la direttiva comunitaria sull’etichettatura dei prodotti energetici. Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il decreto legislativo che fa propria la norma 2010/30/UE concernente l’indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all’energia, la loro pubblicità e il loro uso negli appalti pubblici. Il decreto approvato dal CdM, su proposta dei Ministri per gli affari europei e dello sviluppo economico, individua in quest’ultimo l’autorità di vigilanza interna (con l’ausilio delle Camere di Commercio, della Guardia di finanza e dell’Enea) e nell’Agenzia delle Dogane l’autorità di vigilanza per le frontiere esterne.

Il provvedimento istituisce un quadro normativo che va a sostituire quello disegnato dalla Direttiva 92/75/EEC e che si applicava unicamente agli apparecchi domestici. Un punto su cui la Commissione europea ha insistito particolarmente nella convinzione che migliorare l’informazione dei consumatori sia essenziale ai fini del conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica al 2020. Fornendo agli utenti informazioni comparative sul consumo energetico dei prodotti che acquistano, l’etichetta energetica li aiuterà ad assumere decisioni che consentano loro di risparmiare energia e denaro, incoraggiando nel contempo i produttori a sviluppare beni caratterizzati da un buon grado di efficienza energetica. Inoltre, la definizione di soglie comuni a tutta l’Ue in materia di efficienza energetica (B, A, A+ ecc.) dà agli Stati membri un sistema di riferimento chiaro sulle caratteristiche dei prodotti che può rivelarsi utile anche per altri soggetti, quali le imprese private nella loro attività promozionale.

In base al provvedimento i fornitori dovranno immettere sul mercato prodotti muniti di un’etichetta contenente le informazioni relative al consumo di elettricità, producendo in aggiunta una documentazione tecnica contenente: una descrizione generale del prodotto; i risultati dei calcoli progettuali effettuati; i risultati delle prove; i riferimenti che permettono l’identificazione di modelli analoghi.

Exit mobile version