Rinnovabili • Etichetta energetica Rinnovabili • Etichetta energetica

Etichetta energetica, cosa cambia dal 1° marzo 2021

Da più di 25 anni l'energy label dell'UE aiuta i consumatori europei a fare scelte più consapevoli. Ma anche per questo prezioso strumento di risparmio è arrivato il momento di aggiornarsi

Etichetta energetica
via depositphotos.com

Televisori, frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici, i primi prodotti a cambiare la scala dell’etichetta energetica

(Rinnovabili.i) – L’etichetta energetica europea è pronta ad un restyling. Dal 1° marzo 2021 entreranno infatti in vigore le nuove norme UE per l’energy label, aggiornamento necessario per risolvere alcune criticità passate. “Insieme ai requisiti della progettazione ecocompatibile, l’etichetta energetica comunitaria è stata un risultato chiave” ma l’UE, spiega Bruxelles, “è stata in parte vittima del proprio successo”

Leggi anche Chiusi in casa? Ecco qualche consiglio sul risparmio energetico

Poiché negli anni l’efficienza energetica dei prodotti ha continuato a migliorare, un numero sempre più alto di beni hanno occupato le classi superiori del sistema di etichettatura, lasciando praticamente vuoti i livelli più bassi. Ma nuove efficienze richiedono necessariamente di ricalibrare la scala. Inoltre, come fa notare lo stesso esecutivo, “la differenza tra A ++ e A +++ è meno ovvia per i consumatori”. “I sondaggi hanno mostrato che una semplice scala da A a G fosse maggiormente utile a guidare nella scelta di prodotti efficienti. Quindi era tempo di introdurre una scala più semplice”.

Ed è così che dal 1°marzo 2020 i “+” inizieranno a sparire per tre gruppi di elettrodomestici: frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici, televisori. Il primo settembre, invece, sarà la volta delle lampadine. Un aggiornamento che con il tempo raggiungerà tutti i beni coperti oggi da etichetta energetica UE.

In alcuni casi, la nuova scala applica metodi di calcolo diversi, più rigorosi o più realistici, a causa dei requisiti modificati. Ad esempio, nella vecchia scala il consumo di energia per le lavatrici è basato sull’utilizzo annuale, mentre il calcolo per la nuova etichetta riscalata si basa su 100 cicli di lavaggio. Anche per i televisori è cambiata la formula del consumo energetico, per tenere meglio in considerazione anche quello riferito ai componenti interni, e non solo dello schermo. Dopo il 1° marzo 2021, i rivenditori avranno 14 giorni lavorativi per sostituire la vecchia etichetta energetica su tutti i prodotti riscalati nei negozi fisici e in quelli online, nonché nei materiali di marketing.

Leggi anche Etichettatura energetica, un occhio vigile sugli standard UE

Per garantire una transizione graduale dalle vecchie etichette a quelle nuove, la Commissione europea ha sviluppato strumenti di informazione dedicati a consumatori, produttori e rivenditori lungo il percorso. Uno di questi è il Registro europeo dei prodotti per l’etichettatura energetica (EPREL), un database online che permette di accedere direttamente alle informazioni di beni specifici semplicemente scansionando il codice QR presente sulla confezione.