(Rinnovabili.it) – Il settore della ricerca sullo stoccaggio energetico ha compiuto un nuovo passo verso la realizzazione di batterie eco-friendly che non pesino sull’ambiente dal punto di vista della domanda di materie prime né da quello dello smaltimento. Il progresso appartiene al chimico Daniel Brandell dell’Università di Uppsala che insieme ai suoi colleghi ha realizzato un dispositivo di accumulo energetico a base di semi di erba medica e resina di pino. Come spiegano i ricercatori nel sito dell’ateneo, l’idea originale era quella di mettere a punto un concept di batteria al litio completamente nuovo, affidandosi al riciclo delle risorse e al materiale “biologico rinnovabile” come elementi chiave della nuova tecnologia.
Nei moderni dispositivi di storage è, infatti, molto difficile – energicamente parlando – recuperare il litio dai materiali inorganici impiegati. Ecco perché, per i componenti del nuovo dispositivo si è deciso di usare biomateriali organici (l’erba medica e la resina sopracitati) che possono essere degradati senza fatica, e prodotti chimici non pericolosi, come l’etanolo e acqua. “L’uso di materiali organici da fonti rinnovabili permette di risolvere molti dei problemi che deriverebbero da un deciso aumento nell’uso delle batterie al litio”, ha spiegato Brandell in un comunicato stampa. “Ma soprattutto, si tratta di un importante passo in avanti verso un modo semplice ed ecologico per recuperare il litio”. La nuova batteria a base di litio riciclato, semi e resina è in grado di erogare fino al 99 percento dell’energia posseduta dalla batteria originale. Un dato estremamente promettente secondo gli scienziati che sperano oggi di poter aumentare ulteriormente questa cifra.