Il regime coprirà i due terzi dei costi per i sistemi di accumulo. Gli impianti devono essere valutati dalle istituzioni e soddisfare specifici criteri tecnici relativi alla sicurezza
Nel dettaglio i sussidi saranno limitati all’istallazione di batterie di capacità uguale o superiore ad 1 kWh, previa valutazione e accreditamento tecnico da parte della Sustainable Open Innovation Inititative, con un tetto massimo di un milione di yen per singoli individui (circa 9mila dollari) e di 100 milioni per le imprese. Il governo giapponese, attraverso il METI, è pronto a misurare l’effetto che la produzione di massa avrà sui prezzi delle batterie e in quale misura la accumulo elettrico possa aiutare l’autosufficienza energetica del Paese.
Giappone si unisce così alla Germania, prima nazione al mondo ad aver offerto degli incentivi diretti per l’energy. La nazione tedesca ha lanciato un regime di sovvenzioni dirette ai sistemi di stoccaggio connessi agli impianti fotovoltaici residenziali, attirando l’attenzione dei grandi produttori.