Dal Pacific Northwest National Laboratory una nuova versione di impianto elettrico ibrido in grado di far risparmiare fino al 20% di combustibile fossile
(Rinnovabili.it) – Le belle giornate di sole potrebbero dare una mano alle centrali elettriche a gas a risparmiare carburante. Come? Lo spiega il Pacific Northwest National Laboratory (PNNL), ente di ricerca del Dipartimento dell’energia statunitense. Qui gli scienziati stanno sperimentando un nuovo connubio, quello tra il gas naturale e i raggi di sole, in grado di ottenere risparmi fino al 20% sui tradizionali consumi di combustibile dell’impianto. Nel dettaglio gli ingegneri hanno messo a punto un nuovo sistema in fase sistema in grado di iniettare l’energia solare nel gas naturale ed ottenere così il syngas. “Il nostro sistema permetterà alle centrali di utilizzare meno gas naturale per produrre la stessa quantità di energia elettrica che già oggi generano”, spiega Bob Wegeng, a capo del progetto. “Allo stesso tempo, riduce le emissioni di gas serra ad un costo competitivo con la tradizionale alimentazione fossile”.
Lungo quasi un metro e mezzo e largo solo 71 cm, il dispositivo del PNNL contiene un reattore chimico e diversi scambiatori di calore. Attraverso degli specchi parabolici la luce solare concentrata riscalda il gas naturale che fluisce attraverso i canali del reattore, mentre un catalizzatore lo converte in gas di sintesi. Lo scambiatore di calore presenta stretti spessi due volte un capello umano che hanno il compito di riciclare l’energia termica dispersa durante la reazione chimica. A differenza di molte altre tecnologie solari, il progetto PNNL non richiede l’interruzione dell’operatività quando il sole tramonta o il cielo è nuvoloso. Le centrali elettriche possono semplicemente bypassare il sistema e bruciare direttamente gas naturale.