Sarà pubblicato entro i primi mesi del 2014 un bando destinato a migliorare l’efficienza energetica (con particolare riferimento all’illuminazione pubblica) nei Comuni della regione con un numero di abitanti inferiore alle mille unità (in regione sono 48, oltre il 90 per cento dei quali ubicati in montagna).
Lo ha comunicato il servizio Gestione fondi comunitari della Regione Friuli Venezia Giulia, in occasione dell’evento annuale del POR FESR 2007-2013, incentrato sul risparmio energetico.
L’incontro ha avuto luogo a Udine ed è stato introdotto da Francesco Forte (Autorità di gestione del POR FESR 2007-2013 Friuli Venezia Giulia) con una relazione sullo stato di attuazione del programma.
Un quadro – quello sintetizzato da Forte – penalizzato dalla situazione economica generale. L’Italia è terzultima nell’Europa a 28 per l’utilizzo dei fondi strutturali e, nello specifico del POR FESR regionale, sono stati
202 i progetti finanziati ai quali i beneficiari hanno rinunciato, con motivazioni legate a situazioni di crisi aziendale (i soggetti privati) o di difficoltà legate al patto di stabilità (le pubbliche amministrazioni). Per evitare la restituzione dei fondi non utilizzati, la Regione ha negoziato con il Governo centrale l’adesione al PAC (Piano Azione e Coesione) che consente di svincolare circa 67 milioni e riprogrammarli su altri temi (i principali sono giovani, imprenditoria giovanile e agenda digitale) con tempi più lunghi di quelli previsti dal POR FESR.
E’ dei giorni scorsi (il 29 novembre) il “via libera” della Commissione europea a questa operazione, avviata dagli Uffici regionali oltre un anno fa.
Nel contesto della necessità di spendere – e spendere bene – i fondi disponibili, si colloca anche il bando di prossima pubblicazione sull’efficienza energetica, che ad Udine è stato presentato nelle sue linee generali.
Il bando, rivolto appunto ai Comuni più piccoli, finanzierà interventi immediatamente cantierabili (da realizzare tassativamente entro il 30 aprile 2015) per la sostituzione di lampioni della pubblica illuminazione obsoleti e costosi, sia come consumi che come manutenzione, con soluzioni tecnologicamente all’avanguardia.
Inizialmente verranno messi a disposizione 670 mila euro, ma se le richieste saranno superiori saranno disponibili risorse aggiuntive sino ad un tetto di 3 milioni di euro. In base alle normative comunitarie, i Comuni dovranno contribuire ai progetti con fondi propri per il 23 per cento della spesa prevista.