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Elettricità, in Italia consumo pro-capite più basso della media UE

(Rinnovabili.it) – Torna per la quarta edizione “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, la pubblicazione Istat che raccoglie i diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, collocandoli  nel contesto europeo e differenziando i dati regione per regione. Punto di forza dell’ampia e articolata produzione dell’Istituto, il documento riporta tra i sui 19 settori d’interesse anche quelli inerenti a energia, ambiente, tecnologie e innovazione.

Un consumo pro capite di energia elettrica inferiore alla media europea e a quello degli altri paesi di grandi dimensioni. Questo il dato che più degli altri caratterizza il Belpaese sotto il profilo energetico. Secondo il documento, nel 2010 i consumi elettrici sono stati circa 5.055 kWh per abitante, in aumento rispetto al 2009 in tutti i principali settori, ad accezione di quello agricolo; sul dato cresce la quota green che raggiunge il 22,2% del consumo interno lordo pari ad un aumento di 1,7 punti percentuali su base annuale. La produzione lorda di elettricità si è invece assesta a 49,9 GWh per diecimila abitanti, rivelando un trend decennale decrescente nel Nordest e nel Centro e in aumento nel Mezzogiorno e nel Nord-ovest.

Cresce la spesa delle amministrazioni regionali nella tutela ambientale: si tratta, in media, oltre  85 euro per abitante (anno 2009), 5 punti percentuali sopra il 2008. In calo invece i rifiuti urbani smaltiti in discarica, circa 533,5 kg procapite, (oltre 9 kg in meno rispetto al 2008), pari al 49,1% del totale dei rifiuti urbani raccolti su tutto il territorio. Il dato tuttavia, si colloca ancora significativamente al di sopra della media europea, con 262 kg di rifiuti per abitante nazionale. Il 33,6% dei rifiuti  urbani raccolti viene avviato a raccolta differenziata, con un incremento di tre punti percentuali rispetto al 2008, conferendo il primato alle regioni di Nord-est. Scendono le emissioni di gas serra dell’Italia, passate dai 541 milioni di tonnellate di CO2 eq. del 2008 ai 491,1 milioni del 2009, avvicinando così l’Italia all’obiettivo di emissione massima fissato dal protocollo di Kyoto.

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