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Elettricità Futura: nel Patto Anti-Smog inserire la microcogenrazione

L’associazione scrive al Ministro dell’Ambiente e alle regioni del bacino padano per ricordare i benefici della microcogenerazione ad alta efficienza nella lotta all'inquinamento

 microcogenrazione(Rinnovabili.it) – Inserire la microcogenerazione ad alta efficienza tra le soluzioni tecnologiche per migliorare la qualità dell’aria”. Questo quanto chiede oggi Elettricità Futura, la nuova realtà associativa nata dal matrimoni tra Assoelettrica ed assoRinnovabili.

L’invito formulato dall’associazione è rivolto al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e alle quattro regioni del patto anti smog. All’interno del progetto europeo Prepair,infatti, l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Piemonte e il Veneto hanno siglato una nuova intesa interregionale per ridurre inquinamento atmosferico nell’area padana.

 

L’iniziativa prevede una serie di misure diffuse e coordinate fra le quattro regioni, al fine di anticipare quegli interventi emergenziali a cui si è costretti durante gli allarmi polveri sottili. Misure come incentivi per la sostituzione delle auto inquinanti, certificazione dei sistemi di riscaldamento per bio-masse e pellet, elettrificazione dei consumi energetici e promozione dello sviluppo rinnovabile e alla generazione distribuita. Alla lista, avverte Elettricità Futura, manca tuttavia una delle tecnologie più promettenti sul fronte della lotta cittadina allo smog. Parliamo della microcogenerazione, ossia la produzione contemporanea di elettricità e calore attraverso macchine di piccola taglia (inferiori a 50 kW elettrici), adatte ai consumi domestici e condominiali.

 

Riportiamo integralmente il testo della missiva:

“avendo letto dell’imminente firma del “Patto del Nord contro lo smog”, vi scriviamo per invitarVi ad includere, oltre anche la microcogenerazione ad alta efficienza (ossia la produzione combinata di elettricità e calore con sistemi inferiori a 50 kW elettrici) tra le soluzioni tecnologiche per migliorare la qualità dell’aria, cogliendo nel contempo i suoi benefici in termini di efficienza energetica, come sostenuto dalla Commissione Europea (Direttiva 2012/27/EU “Energy Efficiency” – Annex VIII). Questa tecnologia rappresenta infatti, come già evidenziato lo scorso ottobre nella lettera di assoRinnovabili (oggi Elettricità Futura), una soluzione concreta e di rapida implementazione per abbattere le emissioni di NOx e di polveri sottili prodotte dai sistemi di riscaldamento. Secondo lo studio di Althesys, “Qualora si producesse l’intero fabbisogno di calore residenziale con i microcogeneratori, si eviterebbero fino a 30 mila morti premature all’anno dovute all’inquinamento atmosferico”. Come noto, i decessi causati dallo smog in Italia sono oltre 85.000 all’anno (European Environmental Agency) e generano un costo per il Sistema Sanitario Nazionale pari a circa 90 miliardi di Euro l’anno (Organizzazione Mondiale della Sanità). L’adozione della microcogenerazione da gas naturale o biometano potrebbe contribuire a significativi risparmi nell’ambito del Sistema Sanitario del nostro Paese. In base alle considerazioni di cui sopra, se si raggiungesse anche solo il 20% di sostituzione dei sistemi di riscaldamento convenzionali, i risparmi per il Sistema Sanitario sarebbero dell’ordine di miliardi di euro all’anno oltre al risparmio di vite umane. RingraziandoVi per l’attenzione e nel rimanere a disposizione per ogni approfondimento, cogliamo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.