(Rinnovabili.it) – La nuova illuminazione dei porti del Mediterraneo potrebbe avere un effetto notevolmente positivo sul cambiamento climatico. A ricordarlo è Valencia, che ha redatto il manuale Manual Metodológico ClimePort includendovi i risultati del progetto ambientale europeo ClimePort che secondo l’Autorità portuale di Valencia (APV) offre una “metodologia per la valutazione delle attività portuali in termini di gas serra e per il calcolo dell’impronta di carbonio, e ha individuato 30 buone pratiche”. ClimePort, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma MED è un progetto condotto e coordinato dalla APV che ha potuto contare sulla partecipazione di autorità portuali nella baia di Algeciras, Marsiglia-Fos (Francia), Koper (Slovenia), Pireo ( Grecia) e Livorno (Italia). L’iniziativa ha inoltre coinvolto anche enti multinazionali esperti di tecnologia di gestione in materia di efficienza energetica e di energie rinnovabili, come l’ Energy Technology Institute di Valencia (ITE), l’Agenzia per l’energia di Valencia (AVEN) e l’Agenzia per l’Energia Regione Goriska (Golea) della Slovenia.
Per tre anni, i partecipanti al programma ClimePort hanno sviluppato una serie di azioni volte a ridurre le emissioni di gas a effetto serra “(GHG), all’individuazione delle migliori pratiche, dei piani di azione progettuale basati sull’innovazione, del know-how e per il trasferimento di conoscenze acquisite nel progetto.
ClimePort è stato anche in grado di progettare tre nuovi piani d’azione comuni per i 6 porti partecipanti all’iniziativa. I piani d’azione sono associati ad una migliore gestione dell’energia, alla promozione, la ricerca e lo sviluppo di iniziative di efficienza energetica, ad un migliore controllo e al monitoraggio del consumo di energia nei porti, l’alimentazione delle navi in porto e l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.