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Efficienza energetica: 10 Stati fanno causa all’amministrazione Trump

Il blocco voluto dal DoE dei nuovi standard per l’efficienza energetica, scatena le prime minacce legali  

Efficienza energetica: 10 Stati fanno causa all’amministrazione Trump

 

 

(Rinnovabili.it) – No al posticipo delle nuove norme per l‘efficienza energetica degli elettrodomestici. Dieci Stati USA rispondono così alla decisione del Dipartimento dell’Energia di rimandare l’entrata in vigore degli standard, fissata dalla precedente amministrazione Obama. Le norme in questione riguardano i ventilatori a soffitto e sarebbero dovute entrare in vigore il 20 marzo 2017.

Tuttavia il DoE ha posticipato più di una volta la data che ora risulta spostata al 20 settembre di quest’anno. In realtà la nuova amministrazione ha preso tempo su tutti i nuovi regolamenti che riguardano l’efficienza energetica, mettendo in stallo anche gli standard per alimentatori, compressori d’aria, condizionatori e caldaie commerciali.

 

Un congelamento annunciato all’inizio dell’anno dal capo di gabinetto Reince Priebus per permettere, come da prassi, alla Casa Bianca di rivedere gli ultimi atti legislativi della precedente amministrazione. Ma l’attesa, e la possibilità che i testi vengano modificati, non piace a diversi governi federali. “Lasciare le regole finali in un ‘limbo’ normativo ha conseguenze reali molto negative su economia e ambiente”, scrivono in una lettera inviata al Segretario Perry i consulenti legali di New York, California, Connecticut, Illinois, Maine, Maryland, Massachusetts, Oregon, Vermont e Washington. Assieme al Pennsylvania Department of Environmental Protection e alla città di New York, sono pronti a chiedere l’intervento giuridico della Corte d’Appello.

 

Efficienza energetica: 10 Stati fanno causa all’amministrazione Trump

 

La Federazione dei consumatori d’America, il Natural Resources Defense Council e il Sierra Club hanno inviato nello stesso giorno una missiva simile, in cui si minaccia il contenzioso legale. La legge federale impone infatti che DoE istituisca un periodo di consultazione pubblica, se le regole vengono modificate sostanzialmente dopo la pubblicazione finale o se ne ritarda l’entrata in vigore. Consultazione che, per ora, non sembrerebbe essere nelle corde del Dipartimento.

 

Secondo l’Ufficio dell’Attorney General di New York i nuovi standard di efficienza energetica permetterebbero di eliminare 292 milioni di tonnellate di anidride carbonica, 1,2 milioni di tonnellate di metano per oltre 30 anni. E garantirebbero un risparmio di “oltre 443 miliardi di chilowattora di’energia elettrica” pari a 23,8 miliardi di dollari in meno nelle bollette degli americani.