L'ultimo report della IEA spiega come l'efficienza energetica non solo riduca le emissioni e bolletta energetica dei consumatori, ma migliori anche la sicurezza e gli scambi commerciali
(Rinnovabili.it) – Gli investimenti nell’efficienza energetica effettuati a livello mondiale dal 1990 al 2015 hanno risparmiato all’atmosfera ben 10 miliardi di tonnellate di CO2. Una cifra equivalente, più o meno, alle attuali emissioni annuali di tutti i paesi membri dell’Agenzia internazionale dell’Energia IEA. Ed è proprio la IEA che fornisce gli ultimi datti aggiornati sui benefici in campo ambientale, e non solo, legati alle misure di razionalizzazione dell’energia. Nel suo nuovo Market Report 2015, l’Agenzia dimostra come l’efficienza energetica sia oggi lo strumento più efficace per ridurre le emissioni di carbonio del settore energetico, che rappresentano oltre il 40% dei tagli necessari per limitare il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi.
Nel dettaglio, il report spiega che gli interventi effettuati a partire dal 1990, nei paesi membri, hanno permesso di ridurre il consumo di energia primaria nel 2014 di oltre 760 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. E poiché i due terzi delle emissioni CO2 provengono dalla combustione di carburanti, questo rende l’efficienza uno strumento fondamentale per ridurre al minimo i costi della lotta ai gas serra. Le misure messe in campo in questi 25 anni hanno portato inoltre ad un risparmio di 550 miliardi di dollari per i consumatori dei paesi IEA nel solo 2014. Ma l’efficienza energetica non solo riduce le emissioni e bolletta energetica dei consumatori, migliora anche la sicurezza e gli scambi commerciali. Il documento mostra come, sempre nel 2014, si siano risparmiati 80 miliardi di dollari di importazioni di combustibili fossili. Solo la Germania ha evitato 30 miliardi di dollari di import. Senza contare che il comparto sta aumentando le speranze in merito alla fattibilità di una transizione energetica verde, in linea con il sopracitato obiettivo di mantenere la temperatura terrestre globale entro i due gradi centigradi di aumento. E l’intensità energetica, ovvero la quantità di energia necessaria per produrre il prodotto interno lordo, è migliorata del 2,3% nel 2014 in tutti i Paesi OCSE.