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Efficienza energetica: la Lombardia stanzia 7 ml per i piccoli comuni

Efficienza energetica: la Lombardia stanzia 7 ml per i piccoli comuni

 

(Rinnovabili.it) – L’efficienza energetica arriva anche nei piccoli comuni lombardi. La giunta regionale ha infatti stanziato, proprio in questi giorni, 7 milioni di euro per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici per gli enti locali. A beneficiarne però saranno “i più piccoli”, quelle realtà che anche se esonerate dal patto di Stabilità, oggi vogliono puntare sul risparmio nonostante le difficoltà che debbono affrontare. La manovra, parte integrante delle linee guida individuate dal PEAR (Programma Energetico Ambientale Regionale), è destinata piccoli Comuni sotto i mille abitanti, Unioni di Comuni, Comuni derivanti da fusione e Comunità montane, circa 350 in tutta Lombardia. L’importo stanziato che trova copertura in diversi capitoli del Por Fers 2014-2020 prevede specifiche misure per il retrofit energetico del patrimonio edilizio di proprietà degli Enti Locali.

 

Il contributo concesso sarà a fondo perduto fino al 90 per cento delle spese dell’intervento (IVA inclusa), e fino a un massimo di 250.000 euro per ciascun lavoro ammesso, erogabile in due rate. Spiega l’iniziativa, l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, proponitrice della nuova delibera regionale: “Regione Lombardia ha deciso di destinare parte significativa delle risorse comunitarie a sostegno di progetti orientati allo sviluppo sostenibile e al risparmio energetico negli edifici pubblici – spiega l’assessore Terzi -, considerato che la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio riveste un’importanza strategica, oltre che per ridurre le emissioni in atmosfera, anche per contenere i costi di funzionamento che gravano sui Comuni, migliorare la qualità urbana, rilanciare l’occupazione nel settore edile, sviluppare impianti e materiali innovativi”.

 

“Allo stesso tempo – ammette l’esponente della Giunta Maroni – i Comuni molto piccoli, pur essendo esonerati dal rispetto del Patto di stabilità orizzontale, hanno grosse difficoltà ad avviare interventi per la riqualificazione del proprio patrimonio edilizio, a causa dell’esiguità’ delle proprie risorse finanziarie e strumentali”.

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