Gli interventi presentati saranno concertati quasi totalmente nel settore industriale, tramite l'ottimizzazione degli impianti e l'introduzione di componenti più efficienti
Gli interventi in questione, fa sapere l’Authority, riguardano per lo più il settore industriale (ben il 95% delle proposte) e, più precisamente, l’ottimizzazione degli impianti (valore medio pari a 5,3 ktep/anno) e l’introduzione di componenti più efficienti (valore di risparmio medio pari a 3,6 ktep/anno). Secondo le stime fornite dagli stessi proponenti oltre il 70% degli 800mila tep di risparmi complessivi conseguibili si dovrà agli interventi delle società di servizi energetici (ESCO), oltre il 20% ai soggetti con obbligo di nomina dell’energy manager e circa il 5 % direttamente dai distributori di gas o energia elettrica.