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L’efficienza energetica non teme l’alta quota

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L'efficienza energetica non teme l’alta quota

 

(Rinnovabili.it) – L’efficienza energetica è in grado di scalare montagne. Soprattutto se sono quelle dove risiedono i comuni dell’Uncem l’Unione Nazionale Comunità Enti Montani. L’associazione ha firmato oggi un accordo con Enel Sole la società di Enel che opera nel mercato dell’illuminazione pubblica ed artistica. L’obiettivo della neo intesa è quello di dare man forte allo sviluppo delle pratiche legate all’efficienza e al risparmio  energetico nei territori presidiati dall’Unione.

Il protocollo siglato con UNCEM segna un ulteriore importante passo verso il miglioramento dell’efficienza energetica nei sistemi di illuminazione pubblica dei comuni italiani, e in particolare di quelli montani – afferma Giovanni Maria Pisani, Direttore generale di Enel Sole –. Si tratta di un impegno che Enel Sole porta avanti con importanti risultati. Grazie all’installazione di quasi 100mila sistemi di illuminazione pubblica a LED Archilede in oltre 1.600 comuni italiani abbiamo realizzato un risparmio di energia di circa 24 GWh (gigawattora) all’anno e un abbattimento delle emissioni di CO2 pari a circa 16.700 tonnellate all’anno”.


Se l’efficienza energetica fa rima con smart light

Nel dettaglio grazie all’accordo verranno studiati specifici progetti di rifacimento e valorizzazione dell’illuminazione pubblica da accostare a quelli di illuminazione artistica e di design per valorizzare il patrimonio storico e artistico dei comuni montani, attraverso sistemi sostenibili dal punto di vista del consumo energetico;  inoltre saranno realizzati impianti di smart lighting con ricorso a tecnologie innovative e audit energetici.

Per il Presidente di UNCEM Enrico Borghi “l’importante collaborazione che si avvia con l’Enel Sole rappresenta una chiara testimonianza di un approccio che guarda alla montagna e al suo sviluppo in modo nuovo, con l’obiettivo di realizzare comunità sostenibili e sicure, responsabili dal punto di vista energetico e ambientale, inclusive e in grado di utilizzare al meglio la tecnologia per consentire l’accesso a diritti fondamentali quali la salute, l’istruzione, l’informazione e la partecipazione democratica”.

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