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Efficienza energetica degli edifici UE, ancora lontani dal target

Gli edifici europei consumano ancora il 40% dell’energia a disposizione in Europa; due terzi impiegati dal solo riscaldamento

Efficienza energetica degli edifici UE, ancora lontani dal target

 

(Rinnovabili.it) – L’efficienza energetica degli edifici è stata inserita da tempo all’interno della strategia energetica europea. Nonostante ciò il settore dell’edilizia è ancora responsabile del 40% dei consumi energetici comunitari. Una percentuale notevolmente alta, la cui quota maggiore è legata al riscaldamento (60% del totale). A ricordare quanta strada si debba ancora compiere sul fronte dell’efficientamento energetico è oggi un team di scienziati internazionali che sotto l’egida dell’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’EURAC ha raccolto, verificato ed analizzato dati provenienti da 27 Stati membri. L’iniziativa, parte fondamentale del progetto pan europeo iNSPiRe, rivela che in media nell’Unione europea le abitazioni residenziali consumano 140 kWh per metro quadrato all’anno, 25 kWh servono invece per la fornitura di acqua calda e 20 per il raffrescamento estivo. Ma media a parte, i dati sul riscaldamento delle singole nazioni non differiscono troppo gli uni dagli altri.

 

Il motivo, spiega l’EURAC in una nota stampa – è che “nei paesi nordici sono state scelte soluzioni costruttive migliori per isolare dal freddo”, compensando di fatto il clima più caldo del Sud Europa. I dati raccolti permettono di analizzare la spesa energetica media delle famiglie e, cosa ancor più fondamentale, la convenienza di una ristrutturazione energetica. “In Italia per esempio, dove i consumi si allineano alla media europea, il costo medio per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria in un appartamento di 70 metri quadri si aggira intorno a 1400 euro l’anno. Secondo i calcoli dei ricercatori questa spesa potrebbe essere ridotta dal 50 al 70 per cento con interventi sull’involucro, sulle finestre e sugli impianti termici”. Al fine di ottimizzare questi interventi, il progetto iNSPiRe si dedicherà nei prossimi anni a individuare e testare soluzioni pratiche di retrofit che combinino tecnologie passive, come l’isolamento e la sostituzione di finestre, e attive come l’installazione di sistemi termici e di ventilazione.