Nei condomini del Bel Paese l’efficienza energetica riduce la bolletta, ma i costi di intervento generano controversie "molto e abbastanza frequenti"
(Rinnovabili.it) – Quando si parla di risparmio energetico, e dunque di risparmio economico è facile ottenere l’attenzione e il favore di chi ascolta. Se però il contesto in cui ci troviamo è quello rappresentato dal microcosmo del condominio la questione assume tutti altri contorni. Secondo l’indagine realizzata da ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) ed elaborata da Senaf in vista di Proenergy+Bari l’efficienza energetica è in grado di generare un dibattito molto animato nei condomìni del Bel Paese. Ben il 55% degli amministratori intervistati dichiara infatti che sono molto o abbastanza frequenti le controversie sugli interventi per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici.
Nel dettaglio, il sondaggio rivela una certa animosità soprattutto quando si parla dei costi relativi agli interventi di efficientamento, oggi tra le cause principali del contendere. I costi elevati delle operazioni preoccupano l’80,9% dei condomini, mentre il 22,8% avverte la difficoltà nell’accesso al credito; gli amministratori dichiarano che i litigi sono alimentati anche dalla scarsa informazione dei condòmini sulle tecnologie da adottare (nota questa carenza il 40,9% del campione), a cui spesso si aggiunge la poca conoscenza dei benefici in termini di risparmio economico (mancanza sottolineata dal 37,9%) e l’incertezza sul futuro delle normative di incentivazione (lo afferma il 22,8%). “Come dimostrano i dati della ricerca spesso viene a mancare l’interesse delle famiglie verso queste tematiche – commenta Emilio Bianchi, Direttore di Senaf –. ed è quindi l’amministratore a suggerire e promuovere l’adozione di interventi di efficientamento, illustrando quali siano gli incentivi più remunerativi predisposti dalle amministrazioni nazionali e locali”.